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L'85% dei contrasti riguarda 22 milioni di ettari agricoli

Colombia: analisi del conflitto e impatto del referendum sul comparto agricolo

Nel tentativo di raggiungere un cessate il fuoco e la pace duratura, il governo colombiano è riuscito a stipulare un accordo con le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC-EP). Questo accordo è stato presentato lla ratificazione da parte dei cittadini colombiani mediante un referendum svoltosi il 2 ottobre 2016; il 50,2% della popolazione ha votato "no". L'accordo, perciò, potrebbe non essere applicato efficacemente. Nonostante questi risultati, il presidente, Juan Manuel Santos (premio Nobel per la Pace 2016, NdR), ha dichiarato che il cessate il fuoco bilaterale continua.


Delegazione per la pace del Governo Nazionale e le FARC-EP.

L'obiettivo dell'accordo è quello di prevenire ulteriori conflitti armati con cui il Paese ha a che fare da oltre 52 anni e che hanno prodotto più di 8 milioni di vittime. Vale la pena tenere presente che l'85% dei conflitti è di origine rurale e che le quattro questioni chiave riguardano: accesso e utilizzo del territorio; istituzione di programmi di sviluppo speciali con un approccio territoriale; una radicale riduzione della povertà e l'eliminazione della povertà estrema, oltre a uno speciale sistema per garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale.

Il conflitto per la terra
L'economista Luis Alfonso Moreno Ayala, impresario del Fondo d'indennizzo per le vittime ha parlato con FreshPlaza di questo argomento. "I piccoli e medi produttori hanno difficoltà a produrre buoni volumi. La produzione è molto precaria, con un massimo di 5 ettari per produttore, perciò riunire i vari agricoltori per raggiungere i volumi richiesti per l'esportazione è complicato. Lo stato fatiscente delle strade ostacola la maggior parte delle iniziative di esportazione. Ma non ci arrendiamo, i nostri produttori hanno bisogno di sostegno per superare questa situazione".



La stragrande maggioranza dei produttori agricoli sono stati spostati nei centri urbani, espropriati delle loro terre e costretti ad abituarsi alle condizioni urbane e alla miseria. Ora devono tornare nei campi senza risorse finanziarie. Moreno Ayala ha spiegato: "Vedendo che la terra era produttiva, i vari gruppi armati illegali hanno costretto i coltivatori a vendere i loro appezzamenti a prezzi non equi, quindi appropriandosene indebitamente".

Riforma e potenziale agricolo
Mentre inizialmente il piano era quello di incoraggiare e promuovere la coltivazione di frutta e verdura per il consumo interno, il piano futuro prevede di coltivare varietà locali per l'esportazione. "Un'alta percentuale di quanto consumato dalla Colombia è importato, ma almeno il 29% della terra produttiva colombiana viene usata in modo improprio secondo quanto rivela l'analisi fatta da Codazzi (IGAC)".



E' chiaro che il Paese sudamericano ha un grande potenziale agricolo, ma la realtà è che soffre di un deficit di produzione e consumo interno. Moreno ha affermato: "A questa situazione bisogna aggiungere che dei 114 milioni di ettari del Paese che sono adatti all'agricoltura, la silvicoltura e l'allevamento, una media del 30% è soggetta a conflitti. Sul totale, sono 22 milioni gli ettari adatti all'agricoltura, ma solo 5,3 milioni sono attualmente in uso. Se riusciamo a far firmare l'accordo di pace molti investitori verranno nel nostro Paese e contribuiranno a rafforzare la nostra economia".


Visite sul campo, indagini e incontri con gli agricoltori

Accordo definitivo
Dopo 54 anni di lavoro in zone ad economia rurale e su temi specifici relativi alle vittime e smobilitazione, Luis ha concluso dicendo: "La Colombia non è un Paese pericoloso, ma meraviglioso e dotato di grande potenziale, che ha sofferto di cattiva gestione e di conflitti di potere. La stampa internazionale ha frainteso la nostra situazione e ha fatto molte speculazioni. Ora stiamo lavorando sulle questioni che sollevano il maggior numero di domande, in modo che possa essere raggiunto un accordo migliore. Credo che quello che riceverà l'approvazione da tutti i colombiani sarà firmato entro il 31 dicembre 2016".



Per maggiori informazioni:
Luis Alfonso Moreno Ayala
Government of Colombia
Tel.: +57 31169 43239
Email: luis.moreno@unidadvictimas.gov.co
Web: www.unidadvictimas.gov.co

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: