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USA: nuove varieta' di patate OGM saranno in commercio nel 2017

Il Dipartimento statunitense all'agricoltura (USDA) ha approvato la coltivazione commerciale di due tipi di patate che sono state geneticamente modificate per resistere alla peronospora, patogeno responsabile della storica carestia del XIX secolo in Irlanda.



L'approvazione riguarda le varietà Ranger Russet e Atlantic della società J.R. Simplot Co. con sede a Idaho: si tratta di una seconda generazione di patate Innate (tubero OGM già da alcuni anni autorizzato in USA).

L'azienda dichiara che le patate avranno meno ammaccature e macchie nere, una maggiore conservabilità e una minore quantità di acrilamide, sostanza chimica cancerogena che si crea quando le patate sono cotte ad alte temperature.

Il portavoce Doug Cole dice: "Siamo molto orgogliosi di queste nuove varietà".
Le patate devono ancora essere sottoposte a un processo di revisione volontaria della FDA (Food and Drug Administration), nonché ottenere l'ok da parte dell'EPA (U.S. Environmental Protection Agency). La società si aspetta di ricevere queste ultime approvazioni nel mese di gennaio 2017, così da entrare sul mercato con le nuove patate nella prossima primavera.

Le due varietà si uniscono a una terza che ha le stesse caratteristiche, denominata Russet Burbank, che ha già ottenuto l'approvazione da parte dell'USDA e della FDA, con l'approvazione EPA prevista anch'essa nel mese di gennaio.

La società ha detto che le patate contengono solo geni di patate e la resistenza alla peronospora proviene da una varietà di patata argentina che è naturalmente resistente. La peronospora continua a costituire un grave problema per i pataticoltori di tutto il mondo, in particolare nelle regioni più umide. I dirigenti dell'azienda affermano che i nuovi tipi di patate garantiranno una protezione di 24 ore in campo e permetteranno di ridurre del 45% l'impiego di fungicidi.

"La riduzione delle ammaccature - dice Cole - potrebbe contenere gli scarti e aumentare del 15% le patate di alta qualità provenienti da quei campi che ora vendono per lo più tuberi ammaccati".


"Le nuove varietà di patate possono essere conservate in celle frigo più a lungo – continua Cole – rispetto alle patate convenzionali, che invece possono diventare scure durante la cottura, a seguito della conservazione a basse temperature per troppo tempo. Uno stoccaggio potenziato potrebbe quindi avere un impatto significativo per l'industria delle patatine, riducendo anche i costi di trasporto".

Questa seconda generazione di patate Innate segue la prima generazione che è stata venduta ai consumatori per oltre un anno. Quelle patate, commercializzate con il marchio White Russet, hanno ridotto il problema delle ammaccature e dell'acrilamide, ma non hanno migliorato la resistenza alla peronospora o ampliato la conservabilità in cella refrigerata.

Cole dice: "Circa 18mila tonnellate di patate di prima generazione sono commercializzate in oltre 35 stati. Tale volume è pari a circa l'1% di tutte le vendite di patate. Di questo, circa i due terzi hanno interessato i reparti ortofrutta dei supermercati".

Non ci sono prove che gli organismi geneticamente modificati, noti come OGM, possano avere effetti indesiderati sulla salute: al momento alterare il codice genetico degli alimenti è un problema etico. La stessa catena McDonald's si è rifiutata di utilizzare, per le sue patatine fritte, la prima generazione di patate Innate di Simplot.

L'azienda ha dovuto anche affrontare la pressione da parte dei rivenditori, poiché sta aumentando la consapevolezza dei consumatori verso gli OGM. Cole conclude: "Retailer Whole Foods ha detto che prevede di etichettare i prodotti OGM in tutti i suoi negozi statunitensi e canadesi entro il 2018".

Rielaborazione FreshPlaza da www.foxnews.com