Romania: allo studio nuove regole e restrizioni per l'acquisto di terreni agricoli
Il Ministro ha aggiunto che la nuova legge conterrà anche i criteri per limitare la compravendita dei terreni. In particolare, le società commerciali dovranno avere la sede stabile in Romania, gli acquirenti dovranno dimostrare di aver intrapreso una attività agricola per almeno 5 anni, mentre il 75% dei redditi della ditta dovranno provenire dall'agricoltura.
La nuova legge nasce dalle pressioni delle associazioni locali del settore agricolo, i cui rappresentanti hanno affermato che più di 2 milioni di ettari di terreni sono nelle mani di persone fisiche e giuridiche straniere.
Secondo uno studio di Agro Intelligence, i romeni detengono in affitto poco più del 30% della superficie arabile, pari a circa 8,3 milioni di ettari. Gli italiani detengono la quota maggiore dei terreni, con il 23,4%, seguono tedeschi, arabi, ungheresi, spagnoli, austriaci, danesi e alcune multinazionali.
La Romania ha liberalizzato il mercato a partire dal 1 gennaio 2014, in conformità agli obblighi del Trattato di adesione all'UE. Da quella data anche le persone fisiche dell'UE, oltre quelle giuridiche, hanno potuto acquistare terreni agricoli.
Attualmente, i distretti ove si registra il numero più alto di compravendite di terreni sono Timis, Vaslui ed Arad, con un prezzo che varia da 2.000 a 18.000 euro/ettaro. La Romania detiene 13,7 milioni di ettari di terreni agricoli, di cui quasi 9 milioni arabili.
Fonte: ICE BUCAREST