Marche: alla riscoperta della Mela Rosa dei Monti Sibillini
Dopo aver completato il suo percorso di studi presso l'Università degli studi di Macerata in Indirizzo "Turismo rurale e management dei sistemi turistici", Moreno ha dunque deciso di rilanciare l'attività agricola familiare che ormai va avanti da circa tre generazioni.
Per questo ha fatto sua una sfida, grazie anche al sostegno del responsabile locale di Slow Food Nelson Gentili, ossia quella di riportare sul mercato questa antica tipologia di mela, propria dei Monti Sibillini. La Mela Rosa, dalle grandi proprietà organolettiche già presente al tempo degli antichi romani, ma che con l'avvento dell'industrializzazione, non avendo grande produttività per ettaro, non è stata più coltivata.
Moreno Moretti
"Abbiamo accolto questa scommessa, insieme ad altri associati – ha commentato Moreno Moretti – con la volontà di riportare la Mela Rosa nel mercato locale e soprattutto nazionale. Grazie al contributo di Slow Food abbiamo partecipato a diverse fiere, come il Salone del Gusto, dove abbiamo potuto presentare e far provare il nostro prodotto e dove abbiamo illustrato ai produttori le caratteristiche della mela, spiegando loro quale fosse la nostra missione. Tutto questo con l'obiettivo di dare un valore aggiunto al territorio".
La Mela Rosa, che nasce 450 e 900 metri di latitudine, possiede proprietà organolettiche molto elevate, tra le quali soprattutto antiossidanti.
"Una volta raccolte, vanno tenute all'aria aperta per prendere consistenza – spiegato Moreno Moretti – il grado di maturazione elevato è dato dall'esposizione al sole, alla pioggia e alla neve affinché acquistino un colore rosa. Con le mele che esteticamente non vanno bene per il mercato, perché magari troppo piccole, ma che comunque sono qualitativamente buone, ho pensato di realizzare del sidro, un succo di mela sempre più richiesto soprattutto dagli agriturismi associati".