
Questi ultimi hanno riguardato funghi freschi del Montenegro per un contenuto troppo elevato di radioattività e peperoni in salamoia in arrivo dall'Egitto per la presenza di residui di clorpirifos e carbendazim.
Altre notifiche, in arrivo da diversi Paesi europei, hanno segnalato la presenza di: un elevato contenuto di solfiti in albicocche secche della Turchia; residui di permetrina e dichlorvos in fagioli bianchi del Ghana; residui di clorpirifos in peperoni turchi. Si è evidenziato inoltre la presenza di certificazioni sanitarie insufficienti e improprie per fichi secchi turchi e il tentativo di importare illegalmente semi di anguria nigeriani sprovvisti di certificazioni sanitarie.

In arrivo da altri Paesi europei, principalmente Paesi Bassi e Regno Unito, le altre allerte riguardano la presenza di aflatossine in: arachidi con e senza guscio provenienti da Stati Uniti, Argentina, Bolivia, Ghana e Cina; pistacchi turchi, iraniani e statunitensi; nocciole da Georgia e Turchia (tostate e sminuzzate).
Segnalata inoltre la presenza di: certificazioni sanitarie improprie per pistacchi turchi; Salmonella in semi di sesamo bianchi indiani; solfiti non dichiarati in latte di cocco in scatola dalla Thailandia; muffa in pistacchi turchi con guscio; frutta secca (mandorle, noci brasiliane, anacardi e noci) non dichiarata confezionata in Regno Unito.