Tavolo agrumi convocato al Mipaaf per domani: la posizione di UNAPROA
UNAPROA anticipa la discussione del tavolo tecnico indetto per domani a Roma presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e avente come oggetto l'analisi della situazione del comparto agrumicolo e le possibili strategie d'intervento Il comparto agrumicolo italiano rappresenta un patrimonio economico, sociale, culturale, paesaggistico ed ambientale per tutto il Paese e come tale merita di essere tutelato adeguatamente.
"Il nostro Paese non può rinunciare ad avere una parte di sovranità alimentare su una delle produzioni che più hanno caratterizzato l'Italia sin dalla seconda metà dell'Ottocento - afferma Antonio Schiavelli, Presidente UNAPROA – e che rappresenta un elemento di caratterizzazione, di storia, di tradizione e di legame inscindibile con il territorio e il paesaggio, oltre che testimonianza di una diffusa capacità di produrre e intraprendere".
Il Presidente Schiavelli chiederà al tavolo nazionale per gli agrumi, convocato per domani dal Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina, di definire in tempi brevi un piano strategico d'intervento per l'agrumicoltura italiana che, connettendosi con le direttrici di Politica Agricola Comune, possa dare le risposte adeguate alle diverse istanze provenienti dalla società civile, dai produttori e dagli operatori economici.
In particolare, controlli serrati e capillari alle nostre frontiere per evitare l'introduzione di produzioni similari con caratteristiche fitosanitarie non coerenti; sostegno all'internazionalizzazione; sostegno e innovazione di cultivar e di packaging; politiche di forte caratterizzazione dell'agrume Made in Italy.
"Per evitare che ci sia una sovrapposizione o interventi difformi da Regione a Regione in riferimento alla problematiche di natura fitosanitaria, "Tristeza" in primis – continua Schiavelli - proponiamo che ci sia un'unica Authority nazionale di riferimento per questi aspetti, nella figura del CREA, che si possa occupare della salvaguardia delle produzioni, che possa predisporre ricerche nell'ambito del processo e del prodotto, assicurando trasferimento tecnologico e innovazione colturale".
Conclude il Presidente Schiavelli, esprimendo apprezzamento per l'approvazione della legge sul caporalato, "una legge di civiltà, che da senso etico all'agire delle nostre Organizzazioni. Abbiamo comunque l'obbligo, tutti gli attori della filiera, distribuzione compresa, di evitare che chi non rispetta le regole abbia, attraverso la leva del prezzo, vantaggi competitivi sleali e dannosi per le nostre produzioni".