Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Estremismi alimentari

Melarismo: prendere alla lettera il detto 'una mela al giorno'

Nel mondo, 375 milioni di persone sono vegetariane, quindi non mangiano la carne. In Italia ha fatto questa scelta il 6% della popolazione; i vegani - coloro che rifiutano tutti i cibi di origine animale - sarebbero invece saliti al 3%. Stili di vita e scelte etiche che aprono accesi fronti di discussione.

Ci sono però scelte ancora più estreme, che hanno per protagonista la mela e che non mancano di suscitare perplessità. Si tratta del cosiddetto melarismo. "La mela è un frutto fatto per essere facilmente impugnato, che non sporca, pur essendo succoso - racconta alle reti Rai il fruttariano Gabriele Ceracchini - Noi siamo fruttivori, ma in particolar modo malivori ovvero fatti per mangiare mele. Al mondo ogni animale è strutturato per consumare un unico cibo; la nostra struttura anatomica, fisiologica e morfologica è fatta per mangiare solo mele".



Per i fruttariani del progetto 3M (clicca qui per approfondire) è infatti attraverso il cibo che si compie la rivoluzione: una dieta sostenibile, etica e a base di sola frutta e qualche ortaggio. Non tutte le tipologie però sono ammesse in questo regime alimentare estremo: no a piante (considerate esseri viventi che sanno difendersi e quindi possono risultare nocive) e semi (cereali, legumi, specie oleose); e no anche a kiwi, ananas, arance e lattuga, ad esempio.

E la salute? Alcuni scienziati definiscono il melarismo un regime alimentare simpatico ed estremo, sul quale non si trova un accordo se si guarda a tutta la serie di nutrienti necessari al fabbisogno energetico dell'individuo.

Il melarismo - sottolineano i fruttariani - è una forma che ha alle spalle una lunga e lenta transizione alimentare, frutto di passaggi graduali, che possono portare a consumare un'unica mela al giorno. "Per arrivare al melarismo - si legge nel documento di presentazione del progetto 3M - saranno ideali, proprio per la salute, 5 mesi per un onnariano, 4 mesi per un vegetariano, 3 mesi per un vegano, 2 mesi per un vegan-crudista e 1 mese per un fruttariano".

Parafrasando il famoso detto, quindi, una mela al giorno toglie la fame di torno?