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Romania: una produzione di noci in costante crescita

Il consumo di frutta secca sta conoscendo una tendenza positiva in tutto il mondo, supportata dal cambiamento nei comportamenti di acquisto dei consumatori.

In Romania
si prevede una produzione di noci in leggero aumento nel 2016, fino a 33.000 tonnellate, un quinto delle quali destinate all'export. Gli Stati Uniti rimangono il quarto principale fornitore di frutta secca e il leader indiscusso nella fornitura di mandorle del mercato rumeno. Lo si evince da un recente report USDA.

Produzione
La Romania è il secondo produttore di noci dell'Unione europea, dopo la Francia, e il decimo a livello mondiale. Negli ultimi anni, la produzione di noci è cresciuta costantemente. Secondo i dati del 2015, in Romania da 1,76 milioni di alberi di noce sono state prodotte 32.500 tonnellate di frutti in guscio.

Areale e produzione di noce, Romania 2011-2016

Fonte: National Institute of Statistics; stime FAS per il 2016.

I noceti sono solitamente di proprietà di piccoli coltivatori, ma l'interesse crescente per questa coltura è arrivato successivamente, quando i fondi UE sono diventati disponibili. In futuro, tale interesse si trasformerà in più elevati livelli produttivi.

Le piante di mandorle non sono coltivate su aree estese, ma su zone limitate con un clima mediterraneo nelle regioni meridionali e sud-occidentali del Paese. Data la produzione trascurabile, la richiesta dei consumatori è compensata dalle importazioni.

Consumo
In generale la frutta secca è consumata fresca come snack, singolo o in mix, e utilizzata come ingrediente nell'industria pasticcera e a casa. La domanda continua a crescere, in quanto i consumatori adottano abitudini alimentari salutari e integrano questi frutti nella loro dieta per via dei benefici nutrizionali. Il consumo di noci è abbastanza costante nel corso dell'anno, con una tendenza in rialzo durante i mesi invernali e picchi in concomitanza di feste religiose, come Natale e Pasqua.

Commercializzazione

Il commercio rumeno di frutta secca si è intensificato negli ultimi cinque anni. Le importazioni sono cresciute da 5.261 tonnellate (18 milioni di dollari) del 2011 a 8.199 ton (quasi 38 milioni di dollari) del 2015. Le esportazioni hanno seguito lo stesso trend positivo: da 5.746 ton del 2011 a 8.881 ton del 2015.



Le noci rappresentano il 94% delle esportazioni di frutta secca e la metà delle importazioni rumene
, seguite da nocciole e mandorle. Dopo Ucraina, Ungheria e Italia, gli Stati Uniti sono il quarto fornitore di frutta secca del mercato rumeno, con una quota pari all'8% in termini di valore. Le esportazioni dirette USA-Romania sono cresciute del 61% in cinque anni: da 528 ton del 2011 a 849 ton del 2015, di cui 610 ton sono noci e 239 mandorle.

Gli Stati Uniti forniscono alla Romania anche pistacchi tramite altri stati membri UE. Con una quota di mercato del 26% sono inoltre il principale fornitore di mandorle. I dati sul commercio gennaio-maggio 2016 mostrano un aumento del 50% nelle esportazioni di mandorle statunitensi rispetto all'anno precedente.