I temi del Workshop saranno:
- risorse genetiche;
- tecnologie di propagazione e per frutteti;
- protezione delle piante di giuggiole cinesi;
- post-raccolta, qualità dei frutti e benefici per l'alimentazione umana.
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I lavori si divideranno in una sessione plenaria e una sessione poster. Parallelamente, nella University Sports Hall sarà organizzata un'esposizione internazionale di giuggiole e prodotti a base del frutto.
L'evento comprenderà un tour tecnico (l'11 ottobre) nella Regione di Dobrogea, vicino al Mar Nero e al Delta del Danubio, dove si trovano giuggiole selvatiche dal periodo delle antiche colonie greche.

A partecipare a questo Workshop internazionale sul giuggiolo, anche come membro del comitato scientifico, sarà il consulente frutticolo Ferdinando Cossio che presenterà una relazione dal titolo "Quale futuro per le giuggiole cinesi in Italia".
"Capire le cause della mancata diffusione di questa coltura - racconta Cossio a FreshPlaza - è la premessa per il rilancio della coltivazione, che si può basare sia sulla scelta varietale che su sistemi di impianto moderni atti ad assicurare alte rese di frutti di elevato pregio gustativo, dolci e croccanti".
"In Cina, dove ne esistono centinaia di varietà - continua Cossio - questo frutto è conosciuto da secoli e apprezzato per le sue qualità gustative e nutraceutiche; quindi forse è il momento giusto per tentarne il rilancio anche in Europa, innanzitutto puntando ai consumatori asiatici, ma non solo".
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