Uber pronta a lanciarsi nel settore del trasporto merci senza guidatore
Clicca sul tasto Play per vedere come funziona il kit sviluppato da Otto.
Di Otto fanno parte alcune di quelle che sono considerate le menti più brillanti del settore, provenienti da big come Apple e Google. Del team fa parte anche uno dei principali sviluppatori di Google Maps (l'uso delle mappe è uno degli elementi fondamentali di tutti i mezzi senza conducente, ndr).
Il gruppo ha sviluppato un kit che può essere installato sui camion esistenti per trasformarli in macchine parzialmente senza conducente; parzialmente perché il sistema ha ancora dei limiti: in primo luogo, per ora funziona soltanto sulle autostrade statunitensi e, secondo, l'intervento dell'autista è ancora necessario ad esempio nelle manovre nelle fasi di immissione e uscita dall'autostrada. Nonostante questi limiti, il sistema permette al guidatore di riposare più a lungo e consente la consegna delle merci in tempi più ristretti.
Ad oggi, Otto ha disposizione 6 camion modificati con il proprio kit, e l'acquisizione da parte di Uber gli permetterà di ottenere un'iniezione di fondi per sostenere la ricerca nel campo dei camion che si guidano da soli, ad esempio per automatizzare anche le fasi di manovra durante il carico/scarico.
L'intenzione della società acquirente è quella di passare a una fase commerciale, quindi con camion modificati in grado di effettuare consegne già dal prossimo anno; questo nel breve periodo, mentre nel lungo periodo Uber sembra del tutto intenzionata a portare nel mondo della consegna merci quello stesso modello che l'ha resa famosa nel settore del trasporto civile: la possibilità di avere a disposizione un mezzo di trasporto nel giro di pochi minuti, semplicemente schiacciando un pulsante sul proprio telefono.
Rielaborazione FreshPlaza da varie fonti.