
Frutta
Nelle ultime settimane la minore disponibilità di meloni, dovuta alle avverse condizioni climatiche nelle zone di produzione di Lombardia ed Emilia-Romagna, ha fatto aumentare i prezzi rispetto alla media stagionale: il melone retato si vende da 1,30 a 1,50 €/kg mentre il melone liscio spunta 50 centesimi in più (1,80-2,00 €/kg). Sono anche disponibili meloni a prezzi inferiori, cui corrisponde anche una qualità inferiore.

Un sensibile aumento di 5-7 centesimi si è registrato per le angurie da 12-16 kg provenienti da Emilia Romagna e Fondi che sono vendute mediamente a 0,40 €/kg; mentre un prodotto imballato in cassa di cartone contenente 2 angurie di qualità extra e °Brix garantito raggiunge un prezzo medio di 0,50 €/Kg. Mentre le mini angurie di qualità sono oggi mediamente vendute a 0,53-0,55 €/kg.

Per quanto riguarda i piccoli frutti, la produzione di fragole è molto limitata ed è principalmente proveniente dall'Alto Adige con prezzi intorno a 7,50 €/kg a seconda del colore, calibro e °Brix. I mirtilli, lamponi e more sono principalmente destinati al settore Horeca, che ha una gestione diversa del prodotto rispetto a quella della vendita nei mercati rionali, dove si trovano i mirtilli mentre è difficile trovare lamponi e more, che essendo più deperibili necessitano della catena del freddo. I mirtilli confezionati in vaschette da 250 o 500 g sono venduti dai 5 ai 6 €/kg; il prezzo del lampone sta diminuendo poiché stanno arrivando grandi quantitativi sia locali sia dal Nord Italia in generale e si vendono a un prezzo medio di 8,00 €/kg; i lamponi sono principalmente venduti in vaschette da 125-150 g; infine le more da rovo si vendono a 8-9 €/kg in vaschetta da 125g.

Il prezzo di pesche e nettarine si è allineato e oscilla da 0,70 a 1,30 €/kg a seconda del calibro e della conformità del prodotto, non si segnalano differenze significative nel prezzo fra prodotto italiano e spagnolo; anche la tabacchiera, la cui richiesta sta gradualmente aumentando, viene venduta da 0,80 a 1,30 €/kg. Il prezzo delle albicocche si mantiene basso da 0,80 a 1,50 €/kg a causa degli elevati quantitativi di provenienza francese, italiana (Verona e Vignola), spagnola e locale. Stanno infatti arrivando adesso le varietà più tardive piemontesi.

Le susine sono presenti in grandi quantità, provenienti principalmente da Veneto ed Emilia-Romagna; la varietà Santa Rosa di Vignola viene venduta da 1,80 a 2,00 €/kg, mentre la varietà goccia d'oro viene venduta a 1,00 €/kg in meno.

Per quanto riguarda la difficile campagna delle ciliegie italiane, è pressoché alla fine con qualcosa ancora proveniente dal Trentino, al contrario vi sono grandi forniture dalla Spagna, che in questi anni ha investito nel rinnovamento varietale; il prezzo delle ciliegie oscilla dai 2 ai 4 €/kg a seconda della pezzatura e della qualità.
I limoni sono ancora molto cari, non arriva prodotto nazionale ma continua ad arrivare prodotto da Sudafrica e Argentina: si vendono dai 2,40 ai 2,60 €/kg.

Con le elevate temperature di queste settimane, i fichi non si conservano quindi i grossisti cercano di venderli il prima possibile talvolta anche svendendo il prodotto: i prezzi oscillano da 0,70 a 1,00 €/kg per il fico bianco e da 1,00 a 1,30 €/Kg per quello nero, quest'ultimo spunta sempre un prezzo superiore poiché è disponibile in minori quantità.

Anche l'uva da tavola pugliese e siciliana è ormai presente sul mercato, ma la qualità è ancora mediocre, infatti i prezzi variano da 1,70 a 2,00 €/kg sia per la bianca sia per la nera, il prezzo dipende dal colore e dal grado zuccherino delle bacche.

Infine, ricordiamo le pere precoci provenienti dall'Emilia-Romagna e dalla Spagna, i prezzi variano da 0,90 €/kg (Bella di giugno) a 1,10 €/kg (Etrusca) a seconda della conformità e della cultivar.
Ortaggi
In questo periodo dell'anno, al CAAT la fornitura di zucchine e pomodori cuore di bue è principalmente locale; inoltre essendo il cuore di bue preferito a tutte le altre tipologie di pomodoro – sottolinea Gotto - il consumo di datterini, ciliegini e grappolo diventa marginale.

Il prezzo delle zucchine oscilla da 0,50 a 0,70 €/kg, mentre quello del cuore di bue varia da 0,70 a 1,40 €/kg a seconda della conformità del prodotto; infatti il caldo tipico del periodo tende a far ingiallire il pomodoro soprattutto se la pianta è vecchia, pertanto il pomodoro con decolorazioni o macchie gialle o con una pezzatura non conforme viene deprezzato.
Passando velocemente in rassegna gli altri prodotti: i fagiolini provenienti principalmente da Piemonte, Veneto e Lazio vengono venduti a 1,20-1,30 €/kg se raccolti a macchina, e da 0,50 a 0,80 €/kg in più se raccolti manualmente.
Le melanzane variano da 0,70-0,80 €/kg per quella scura a 1,00-1,10 €/kg per quella violetta. Il cavolfiore bianco proveniente da Trentino e Bretagna si vende mediamente intorno a 1,50 €/kg, anche se quello bretone spunta sempre 10 centesimi in più. Il prezzo delle patate novelle nell'ultimo mese è diminuito di 10-15 centesimi, attualmente si vendono a 0,50-0,55 €/kg. Le carote a mazzo extra si vendono a 0,70-0,75 €/kg mentre quelle in cassa rinfusa a 0,50-0,55 €/kg. I finocchi provenienti dall'Abruzzo si vendono a 1-1,10 /Kg.

Infine, stanno arrivando anche i peperoni piemontesi, sia peperone Cuneo sia peperone di Carmagnola. Il primo si vende a 2,80-3,00 €/kg mentre il secondo a 1,80-2,00 €/kg. In generale, il peperone di Cuneo spunta sempre prezzi superiori in quanto diverse sono le tecniche di produzione e di confezionamento, tuttavia a inizio stagione questa significativa differenza di prezzo dipende principalmente dal fatto che i quantitativi del peperone di Cuneo sono sempre inferiori.
Daniele Gotto
CAAT Scpa – Società Consortile Centro Agro-Alimentare Torino
Strada del Portone, 10
10095 Grugliasco (TO)
Tel.: (+39) 011 3496810