E' quanto sostiene Giuseppe "Peppino" Appio (nella foto sotto), amministratore unico della cooperativa Primo Sole di Montescaglioso (MT) e titolare dell'Azienda Agricola Appio Giuseppe, da cui proviene il 70% della produzione di finocchi, cavolfiori, meloni e peperoni conferito alla cooperativa.

"La situazione si è protratta fino alla settimana scorsa; in questi giorni, invece, si nota un certo risveglio, dovuto alla fase conclusiva della campagna in Calabria e al passaggio dalle varietà tipicamente invernali a quelle primaverili, con scarse quantità. Risveglio che si sentirà in maniera più accentuata già dalla prossima settimana. Al momento, domanda e offerta risultano in equilibrio; c'è però interesse verso la referenza finocchio e, dalla prima o seconda settimana di aprile, potremmo assistere a un calo dell'offerta, con quotazioni in rialzo".
Se si guarda nel dettaglio all'operato della cooperativa, Giuseppe dichiara: "Non possiamo lamentarci. Abbiamo aumentato di parecchio i volumi di finocchio e il parco clienti, specialmente all'estero".

Il 70% della produzione giornaliera di finocchio è esportato, infatti, fuori confine; la prima destinazione è la Svizzera con una quota del 50%, segue la Germania con un 30%. Altre destinazioni minori sono Svezia, Norvegia, Inghilterra e Belgio. "Il nostro forte è però proprio il mercato svizzero, la cui peculiarità sta nella richiesta di un prodotto giovane, maturo all'80-90%, con una pezzatura media intorno ai 400 grammi, che deve marcare il bianco del grumolo con il verde della canna".
Il confezionamento varia da cliente a cliente. Sostanzialmente troviamo gli imballi tradizionali da 21, 24 e 28 pezzi in casse 40x60 Ifco, alla rinfusa, di 6 chili netti di peso oppure il cestino filmato da 2, 3 e 4 pezzi.
La Primo Sole nasce nel 1996 con l'obiettivo di dare valore a prodotti e territorio. E' composta da 14 soci (9 produttori e 5 aziende terze) che coltivano circa 200 ettari di orticole autunno-vernine, tra cui finocchi e diverse tipologie di cavolfiore, e 120 ettari investiti a prodotti primaverili-estivi, in particolare meloni e angurie (mini angurie).

"Dal 25 maggio dovremmo partire con la raccolta del melone retato classico italiano. Lo scorso anno, in Sicilia si registrò un clima freddo e quindi un ritardo della produzione, che andò ad accavallarsi con il nostro prodotto metapontino e con quello campano. Quest'anno il melone siciliano è già a buon punto e quindi non si prevedono sovrapposizioni tra le produzioni. Caldo permettendo, dovrebbe risultare un'annata quantomeno normale".
L'andamento climatico anomalo dell'inverno ha riscaldato i terreni nella fase di messa a dimora delle piante di melone. "I trapianti effettuati a metà marzo in tunnel saranno disponibili per fine maggio/inizi di giugno. Nessuna particolarità da segnalare per la coltivazione in serra. Probabilmente avremo una settimana di anticipo, ma tutto dipenderà dall'allegagione delle piante, prevista dal 20 aprile. Maggiori dettagli quindi si potranno avere da lì in poi".
Con il melone, la cooperativa lavora principalmente nei canali della Grande distribuzione e all'ingrosso italiani. "Da quest'anno dovremmo aprirci all'estero, con alcune nuove varietà che stiamo testando per ottenere una tenuta maggiore. Il retato classico, infatti, non è molto indicato per le spedizioni fuori confine proprio per la sua breve conservabilità e, se raccolto verde, per l'insufficiente grado zuccherino".
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