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"E' la "rivoluzione alimentare" britannica"

UK: dimezzato il consumo di patate, ma fanno eccezione le chips. Banane prima scelta tra la frutta

Elizabeth Truss, segretario all'Ambiente del Regno Unito, la definisce una "rivoluzione alimentare"; e infatti nei dati relativi al periodo 1974-2014 rilasciati di recente dal National Food Survey - ente statistico del Dipartimento per l'Ambiente e l'Alimentazione che dal 1940 raccoglie dati statistici sui consumi nelle famiglie britanniche - qualche sorpresa c'è.

Se l'elemento forse più sconvolgente suggerisce che il famoso 'tè delle 5' inglese sia sulla via del tramonto (ogni famiglia consuma oggi 8 tazze di tè alla settimana, contro le 23 del 1974), non mancano le novità anche sul fronte del consumo di frutta e verdura.

Infatti se il tè è uno dei simboli di consumo del regno di Sua Maestà, altrettanto si può dire delle patate, largamente consumate e apprezzate. La frase però è da correggere, perché anche per questo tubero si registra un declino nei consumi. Nel 1974, un Inglese che volesse definirsi tale consumava infatti 1,4 chili di patate alla settimana (praticamente quasi 190 grammi a testa). Nel 2014, il consumo calato del 67%. Questo per quanto riguarda le patate fresche, mentre invece quelle trasformate, soprattutto patatine fritte e surgelate, hanno seguito una tendenza inversa, passando dai 119 grammi consumati alla settimana nel 1974 ai 240 di 40 anni dopo: esattamente il doppio.



Patate a parte, dai dati del National Food Survey emerge che il consumo di verdura è rimasto pressoché costante, ma se entriamo più nel dettaglio si scopre che un altro cavallo di battaglia britannico è in affanno: sono le verdure verdi come il cavolo, i cavoletti di Bruxelles, i fagiolini e i piselli, il cui consumo si è dimezzato dal 1974 a oggi. Viceversa, è aumentato il consumo di prodotti come i funghi, le melanzane e la zucca; soprattutto però è aumentato il consumo di verdure da cuocere in padella, segno di nuovi stili di consumo che preferiscono pasti veloci e rapidi da preparare.

Nell'aumento del consumo di verdure pronte da cuocere (spesso surgelate) e di patatine fritte (anch'esse spesso congelate) ha contribuito probabilmente anche la diffusione del freezer tra le famiglie britanniche. Nel 1974 lo possedevano solo 15 famiglie su 100, nel 2014 si è arrivati quasi alla media di un freezer per famiglia (94%).

Contemporaneamente, è aumentato il consumo di prodotti da mangiare take away, passato dagli 80 grammi alla settimana di 40 anni fa ai 150 del 2014; di questi ultimi 33 gr, un quinto, è costituito dal consumo di patatine.

Anche sul fronte della frutta si fa sentire la "rivoluzione alimentare" della Truss. In questi 40 anni, il consumo di frutta, sia essa fresca o trasformata, è cresciuto di circa il 50% con gli Inglesi che nel 2014 consumavano in media 157 grammi di frutta al giorno, pari a circa 2 delle 5 razioni giornaliere consigliate per una dieta salutare. Ancora: a dispetto di quanto accadeva nel 1974 oggi sono le banane il frutto preferito nel Regno Unito, con un consumo medio pro capite di 221 grammi alla settimana; un dato che permette al frutto esotico di superare le mele e le arance, il cui consumo medio pro capite settimanale è rispettivamente di 131 e 48 grammi.

Rielaborazione FreshPlaza su varie fonti.