Rapporto Svimez: in agricoltura record di assunti al Sud (+11%)
Tra gli occupati, dipendenti e indipendenti - rileva la Coldiretti - è boom anche tra i giovani sotto i 35 anni, con un incremento del 10% che sale al 21% se si considerano i soli giovani del Sud. Ma il rilancio del Sud passa anche - sottolinea Coldiretti - dalla capacità di riuscire finalmente a sfruttare le risorse inutilizzate del Meridione, o meglio il Capitale inagito.
E' per questo che Coldiretti ha presentato una serie di progetti che sta sviluppando insieme ai principali gruppi industriali e bancari d'Italia. Progetti che realizzano nuovi e moderni strumenti di gestione delle relazioni contrattuali lungo le filiere, che vogliono rappresentare un modello di coimprenditorialità, di sostenibilità economica, ambientale e del lavoro, dove al produttore agricolo è assicurata la giusta remunerazione, così come al lavoratore, nel rispetto dell'ambiente e del consumatore.
Partendo per ora dalle filiere dell'olio d'oliva, della carne bovina e suina, del grano duro, del tabacco si stanno costruendo accordi di filiera e di coimprenditorialità per riorganizzarle e renderle motore di sviluppo nel Sud Italia e di nuove opportunità per i tanti giovani del Sud che sono rimasti nei loro paesi, ma anche per coloro che sono stati costretti ad abbandonarli. "Con questi progetti contiamo di accelerare un processo di crescita per l'agricoltura del Sud, di cui si vedono già alcuni segni", ha concluso il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo nel sottolineare che "la ri-partenza nel sud e nelle isole, non ha i caratteri (come è accaduto in passato) dell'assistenza o dell'intervento statale, ma si nutre di Sud stesso, di impresa spesso giovane e vocata all'internazionalità".