Da circa un anno, alcuni ricercatori della Sissa, dell'Università degli Studi di Milano, dell'Università Alma Mater Studiorum di Bologna e dell'Università degli Studi di Perugia stanno infatti lavorando a FoodCAST, un progetto voluto e finanziato da Ministero delle Politiche agricole, Regione Lombardia e Ismea, che affronta le dinamiche complesse del cibo con un innovativo approccio multidisciplinare mai tentato prima.
Attraverso due sole prove, FoodIE fotografa le attitudini alimentari implicite (quelle cioè che non sappiamo di avere) e anche di esplicitare le preferenze alimentari di cui siamo consapevoli. Il risultato è un grafico con le due componenti, implicite ed esplicite, divise per categorie alimentari.
Spesso, però, quello che siamo convinti ci piaccia e quello che davvero ci piace non coincidono affatto. E questo si verifica perché siamo consci solo del 30% circa delle nostre preferenze, mentre il rimanente 70% elude la nostra consapevolezza e il nostro controllo. L'asimmetria tra attitudini implicite e preferenze esplicite, peraltro, si osserva in molti ambiti, e il cibo non fa eccezione.
I temi legati al cibo sono e saranno sempre più presenti nella nostra società e così anche un "quiz" può aiutare a capire come il cervello guida le scelte alimentari e quali regioni cerebrali si attivano quando le persone, in vari contesti, prendono decisioni sui differenti alimenti.
Così, insieme a FoodIE, è stata ideata anche Foodly, la app gratuita per iPad e iPhone progettata da Sissa Medialab per informare il pubblico in modo divertente sia sul progetto di ricerca sia sulla complessità delle politiche agroalimentari.

Mettendo nel carrello virtuale i prodotti giusti, ordinandoli correttamente o selezionando il valore esatto, è possibile mettere alla prova la propria "cultura alimentare": dall'economia alla società, dalla biologia all'agricoltura, passando per l'econo-fisica e le neuroscienze. E le risposte possono davvero spiazzare il consumatore, rivelando un feeling per le verdure piuttosto che una dieta sbagliata.
Divertimento a parte, FoodIE rientra in un più vasto esperimento scientifico che il laboratorio di Neuroscience and Society Lab (iNSuLa) dell'Università triestina proseguirà, una volta terminato Expo a fine ottobre, in festival, centri commerciali e manifestazioni pubbliche per raccogliere il più ampio numero di dati.