
Lo studio è stato coordinato da Cary Mitchell, professore di orticoltura, che in un comunicato stampa dice: "Tutto sulla Terra è determinato dalla luce del Sole e dalla fotosintesi. La domanda è dunque; come possiamo replicarle nello spazio?". Le lampade tradizionali sono inefficienti, richiederebbero enormi quantità di energia generando calore in eccesso, che potrebbe rivelarsi difficile da gestire in un ambiente delicatamente bilanciato come quello di un mezzo spaziale. La risposta dunque potrebbe trovarsi nelle lampade a LED, che sono altamente efficienti, leggere e a basso consumo energetico.
Cary Mitchell e la collaboratrice Lucie Poulet, lavorando su lattuga, hanno scoperto che le lampade a LED ad alta intensità sono più piccole e più durature rispetto a quelle tradizionali ed emettono una quantità di calore radiante trascurabile, per cui possono essere posizionate a 4 cm di distanza dalle piante fotosintetizzanti senza scottature sulle foglie, invece che a 120 cm come nel caso delle lampade tradizionali.
"Più interessante – continua Mitchell – è che la lunghezza d'onda della luce emessa dai LED può essere esattamente regolata in funzione delle esigenze di crescita della lattuga. Utilizzando LED rossi e blu, abbiamo scoperto che per ottimizzare la fotosintesi è necessario utilizzarli in un rapporto di 95 rossi e 5 blu; in questo modo, rispetto al sistema con lampade tradizionali, quello a lampade a LED richiede il 90% in meno di energia elettrica e il 50% in meno di potenza per l'illuminazione".
Sebbene l'obiettivo principale sia la produzione di lattuga nello spazio, questa ricerca potrebbe aiutare a ottimizzare le tecniche di coltivazione anche sulla Terra.
Il prossimo passo di questa ricerca è quello di ottimizzare le condizioni di crescita, regolando la quantità di luce LED necessaria alla lattuga per crescere. Mitchell conclude: "In un'ottica di un'agricoltura intelligente, si potrebbe pensare a lampade a LED che possano essere potenziate o oscurate automaticamente a seconda della coltura, in modo da ottimizzare la fotosintesi con un ulteriore risparmio energetico."