"Tutti invocano maggiore organizzazione, maggiore concentrazione dell'offerta ma i fatti non corrispondono alle dichiarazioni. Mi riferisco in particolare all'applicazione in Italia del principio di coerenza e complementarietà, in particolare tra OCM e PSR, come voluto dalla riforma della PAC." E' quanto afferma il presidente di Unaproa Ambrogio De Ponti alla luce delle proposte regionali in ordine ai PSR 2014/20 attualmente al vaglio della Commissione europea.
"Anche nello scorso periodo di programmazione la problematica ha generato soluzioni applicative particolarmente penalizzanti per i produttori associati nelle Organizzazioni dei produttori. L'adozione di 'criteri di demarcazione finanziaria' per i soli produttori organizzati in OP ha infatti determinato una profonda discriminazione tra produttori associati e non, cui deve aggiungersi la diversità di trattamento nei confronti degli stessi produttori organizzati in OP a causa delle regole di demarcazione contenute nei PSR regionali non omogenei tra loro".
La Commissione europea ha ripetutamente sottolineato la necessità di una maggiore flessibilità nella scelta delle fonti di finanziamento, che dovrebbe essere consentita a livello di singolo beneficiario per una maggiore coerenza e complementarietà tra le stesse fonti di finanziamento, specificando che la "demarcazione come prima prevista non è più richiesta".
"Purtroppo - continua De Ponti (in foto) - dall'analisi delle proposte di PSR 2014/20 delle varie regioni italiane è emerso ancora una volta un quadro frammentato e disomogeneo che risulta in sostanza riprodurre, in attesa dell'attivazione di un sistema informativo unico, quanto già previsto nello scorso periodo di programmazione, con risultati unanimemente riconosciuti penalizzanti per il comparto aggregato. La Strategia Nazionale in materia di riconoscimento e controllo delle OP ortofrutticole e loro associazioni, di fondi di esercizio e di programmi operativi ha aperto la strada a un nuovo approccio per l'imputazione della spesa fondato sull'adozione di un Sistema informativo che garantisca il controllo per evitare il cosiddetto doppio finanziamento. Nelle more dell'attivazione di tale sistema non è però accettabile il ripristino di un criterio di demarcazione basato sulla dimensione finanziaria dell'investimento solo per i soci organizzati in OP".
"Abbiamo ribadito recentemente nel Consiglio di amministrazione di Unaproa che, nell'attesa che venga implementato il Sistema informativo le Organizzazioni di produttori e loro associazioni, in virtù della loro funzione di programmazione della produzione prevista dai regolamenti comunitari, possono assumere una funzione di controllo, garanzia e coordinamento in grado di assicurare trasparenza al sistema, ed evitare così casi di doppio finanziamento, ma evidentemente prevale la volontà di continuare a decidere sopra le spalle delle OP, nonostante che i regolamenti comunitari riconoscano a queste ultime compiti ben definiti e abbiano cambiato indirizzo rispetto al precedente periodo di programmazione".
"Ministro e assessori sono stati ripetutamente sensibilizzati sul tema ma non avendo trovato riscontro, se non in alcuni casi, ci siamo rivolti formalmente alla Commissione europea per chiedere un pronunciamento definitivo sull'argomento e superare definitivamente il criterio della demarcazione finanziaria. In ogni caso, siamo pronti ad adire le vie legali a tutela degli interessi delle nostre Organizzazioni se saranno mantenute le discriminazioni contro i produttori organizzati".


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