Veneto Agricoltura diventa un'azienda di diritto privato
"Abbiamo concluso un percorso iniziato oltre due anni fa", dichiara Franco Manzato, assessore regionale all'Agricoltura, ispiratore con la giunta della legge che certifica il cambiamento. "Otterremo un significativo risparmio, grazie a tre azioni: attribuzione di minori competenze al nuovo ente, applicazione dei contratti pubblici d'impiego ai dipendenti, alienazione del patrimonio e delle società partecipate da Veneto Agricoltura".
Sul mercato, Csqa Certificazioni, che da vent'anni eroga servizi di certificazione, ispezione e formazione agli enti pubblici, Intermizoo (polo affermato di genetica zootecnica), entrambi appetibili per le imprese private del settore, oltre a Bioagro e Corte Benedettina, quest'ultima con bilanci in rosso. Ma non è escluso che presto in vendita possano andare anche le quote detenute in Longarone Fiere (3,8%) e in Veronafiere (5,05%), insieme ad altre partecipazioni minori.
A occuparsi delle dismissioni sarà un direttore generale che avrà appunto, nell'immediato, anche i compiti di commissario liquidatore delle partecipate. "La Regione ridurrà da subito i contributi destinati all'agenzia di 2 milioni di euro, garantendo una quota di 11 milioni annui (contro i 13 destinati a Veneto Agricoltura nel 2014, ndr), ritenuti adeguati allo svolgimento delle funzioni di innovazione, sperimentazione e ricerca applicata, sulle quali verranno indirizzate le attività".
Come si investiranno le risorse generate da risparmi e alienazioni? Tra le ipotesi, creare un fondo di garanzia per gli agricoltori, canale alternativo al credito bancario.