"La campagna agrumicola è iniziata ma con scambi a rilento e molta cautela. Continua, cioè, il trend dei consumi che ha caratterizzato la stagione della frutta estiva". Così a FreshPlaza Sebastiano Cosentino (in foto), titolare con i figli dell'omonima azienda di Lentini, in provincia di Siracusa."La scarsa domanda non è dovuta solo all'inverno che si fa attendere al Nord, ma ad alcuni fattori chiave come l'embargo russo, una crisi economica che, a dispetto di quanto dichiarano i nostri politici, è ancora in pieno svolgimento e, non è una novità, la scarsa competitività del prodotto italiano".
"Sono soprattutto gli effetti indiretti dell'embargo russo a farsi sentire - spiega Cosentino - Secondo i dati di Fruitimprese, lo scorso anno hanno raggiunto quel mercato 7.000 vagoni (pari a 70.000 tonnellate, NdA) di agrumi provenienti da Spagna, Grecia e Cipro. Quest'anno presumibilmente invieranno in Russia i loro agrumi altri nostri competitor come turchi, egiziani e marocchini, mentre la nostra antagonista principale, la Spagna, sicuramente opterà per i mercati tradizionali come quelli europei".
"Non credo mancherà prodotto - conclude Cosentino - Le arance rosse arriveranno fino a febbraio-marzo e, comunque, un'eventuale carenza sarà compensata da altre produzioni. Insomma, non sarà una stagione lacrime e sangue come quella passata, ma sicuramente nemmeno una cavalcata trionfale".
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