Tecniche agricole sostenibili: sono un elemento rivoluzionario?
Ci si chiede quindi: come dovrà cambiare l'agricoltura per sfamare il mondo, senza distruggere il pianeta? In un nuovo libro, "Food Security in a World of Natural Resource Scarcity: The Role of Agricultural Technologies", un team di ricercatori dell'International Food Policy Research Institute (IFPRI) e le organizzazioni partner utilizzano modelli all'avanguardia per osservare pratiche agricole specifiche e identificare quali tra esse risultino più promettenti per sfamare il mondo in maniera sostenibile.
In base ad un'ampia consultazione, il team ha scelto 11 pratiche e tecnologie agricole (illustrate nell'immagine sotto), valutandole al fine di determinare i loro effetti sulla resa di determinate colture, come il riso, nonché l'utilizzo di risorse idriche e le perdite di azoto, entro il 2050. Un confronto è stato poi ipotizzato su rese e uso delle risorse, qualora queste tecnologie non vengano adottate rapidamente e diffusamente.
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In alcuni casi, i risultati sono stati pessimi; tuttavia gli agricoltori non si limiteranno ad un'unica tecnologia. Infatti, quando i ricercatori hanno simulato un utilizzo di più tecnologie appropriate sullo stesso terreno, il modello economico ha mostrato che una maggiore produttività potrebbe avere enormi implicazioni sui futuri prezzi alimentari e sul numero di persone da sfamare.
I maggiori benefici in termini di resa e sicurezza alimentare si prevedono per i Paesi dell'Asia meridionale e dell'Africa (a sud del Sahara) - dove il problema della fame è attualmente più diffuso.
Gli agricoltori adotteranno queste tecnologie? Il tutto si baserà su costi, complessità e utilità. Le tecniche di irrigazione a spruzzo o a goccia, per esempio, possono risultare troppo costose per i piccoli agricoltori. L'efficienza dell'azoto incorporato nelle sementi è ancora in fase di sviluppo, ma ha un grande potenziale. L'agricoltura senza aratura, che promette una forte crescita della resa, è già molto diffusa in America (nord e sud) e in varie regioni dell'Asia.
La tecnologia può segnare una svolta, ma per avere successo ha bisogno di politiche di sostegno. Ciò significa una migliore comunicazione tra governo, organizzazioni non governative e aziende private, ma anche maggiori investimenti in infrastrutture e nell'accesso ai mercati.
Nutrire il mondo nel 2050 richiederà anche cambiamenti più ampi nel sistema alimentare, come il controllo dei rifiuti, la riduzione del consumo di alimenti ad alto assorbimento di risorse e il rafforzamento della filiera commerciale dei prodotti alimentari.
Elaborazione FreshPlaza su fonte ea.fvg.it e insights.ifpri.info