Italia: novita' strutturali per l'Accordo interprofessionale Kiwi 2014/2015
Sono state pertanto inserite due novità strutturali. La prima si preoccupa di accompagnare le regole proposte con un'azione strutturata di comunicazione agli operatori sulle migliori pratiche adottabili nel processo di condizionamento, conservazione e messa in vendita, al fine di ottimizzare le potenzialità qualitative del prodotto italiano.
La seconda, per rendere inoltrabile l'Accordo con la necessaria unanimità delle componenti interessate al prodotto richiesta dalle norme, prevede di evitare i riferimenti alle tre date di inizio raccolta, spedizione e messa in vendita, limitandosi alla valorizzazione dei parametri relativi al grado zuccherino più alto della norma e alla durezza, quest'ultimo neanche previsto dalle norme europee di qualità.
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Ma la vera novità è rappresentata dalla richiesta immediata, già protocollata presso il MiPAAF, di estensione erga omnes dell'Accordo Kiwi 2014/2015 nella sua unica versione, anche in ragione del fatto che, in particolare senza date di riferimento, la sola possibilità di controlli sistematici risiede in ambito pubblico, in un contesto di estensione di queste semplici regole di aumento qualitativo alla generalità degli operatori del mercato nazionale.
Ortofrutta Italia sottolinea: "Confidiamo in un'attenzione particolare del Ministero con una coerente tempistica, sia per l'assoluta novità rappresentata dalla nostra richiesta, ma soprattutto perché offriamo la possibilità concreta al nostro Paese, primo produttore mondiale di kiwi, di accelerare di parecchi anni l'ineludibile processo di miglioramento qualitativo, necessario per ridare valore economico a tutta la filiera."
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ORTOFRUTTA ITALIA è l'unica Organizzazione Interprofessionale riconosciuta a livello nazionale ed è costituita dalle maggiori Organizzazioni nazionali di rappresentanza suddivise in due parti - Agricoltura da un lato, Commercio/Distribuzione/Industria dall'altro - che si rapportano con il criterio della pariteticità. Rappresentata così l'intera filiera ortofrutticola nazionale, che confronta e porta a sintesi gli interessi di 390.000 Aziende agricole singole o associate, 850 Cooperative agricole, 260 Organizzazioni di Produttori, 300 Imprese commerciali, 700 Grossisti, 40 Aziende della Distribuzione Moderna e 160 Industrie alimentari.