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Il contributo del packaging alimentare alla sostenibilita' ambientale

Fiere di Parma e Ucima - Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l'Imballaggio - sono stati tra i protagonisti del Forum Food & Made in Italy il 10 dicembre a Milano. Sicurezza dei prodotti, contributo del "packaging" al tema della sostenibilità ambientale, nuovo ruolo delle fiere di settore nell'attuale scenario competitivo, i temi portati sul tavolo del confronto. Per Fiere di Parma è stata inoltre l'occasione per rilanciare l'attenzione su Cibus Tec - Food Pack la nuova Joint Venture espositiva creata con Ucima per la valorizzazione del comparto.



Quale il reale contributo del packaging alla sostenibilità ambientale?

Quale il ruolo delle fiere di settore nell'attuale scenario competitivo e quale la strategia più opportuna per portare il Made in Italy nei principali mercati esteri?

Il primo quesito, che incrocia inevitabilmente temi cruciali quali la salute, è stato affrontato in occasione della tavola rotonda "Dallo stabilimento alla tavola per una filiera virtuosa: scelte vincenti per stare bene" che si è tenuta in occasione del Forum Food & Made in Italy a Milano presso la sede del Sole 24 Ore, alla quale ha partecipato Riccardo Cavanna, Vice Presidente di Ucima.

"Fatalmente - afferma Riccardo Cavanna - quando si pensa al concetto di sostenibilità ambientale si tende spesso a considerare la dimensione materiale del problema del packaging: impiego di materiali eco-compatibili che consentano di entrare nella filiera del riciclo, riduzione del sovraincarto, omettendo però nel dibattito che l'imballaggio per alimenti si trova in realtà al centro di un intreccio particolarmente complesso: da un lato la necessaria riduzione dell'impatto ambientale, ma dall'altro la conservazione del prodotto e della sua sicurezza nonché la contestuale esigenza di contenerne i costi di produzione. Ad oggi, il vero contributo del packaging alla sostenibilità ambientale, non sta solo nell'impiego di materiali eco compatibili, che pure esistono ma i cui costi di processo sono ancora troppo elevati, quanto nella riduzione degli sprechi."

Gli imballaggi infatti conservando i prodotti, ne prevengono la deperibilità, ne aumentano la vita media, ne riducono gli scarti salvaguardando in questo modo l'ambiente da un inutile aumento di produzione di beni e di rifiuti.

E' dunque l'imballaggio in sé - sembra emergere dal dibattito- l'elemento chiave che, congiuntamente al costante sforzo delle tecnologie di per pensarlo e produrlo, rappresenta la strada virtuosa verso la sostenibilità.


Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma, è il secondo da sinistra

"Dobbiamo essere capaci di capitalizzare, in tempi brevi, le nostre competenze distintive realizzando alleanze con gli operatori leader nei mercati obiettivo che ci consentano di creare piattaforme consolidate per aiutare le imprese a fare sistema. I nostri clienti non possono permettersi costosi (o lunghi) esperimenti. Lavorare su piattaforme consolidate ci consente inoltre di entrare in relazioni con i top buyers di tutto il mondo e quindi garantire la loro presenza a Parma", ha invece evidenziato Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma, partecipando alla tavola rotonda incentrata sulla discussione "Il ruolo delle fiere di settore a sostegno e promozione del 'Food in Italy'".

Ed è proprio in questa logica funzionale che si inserisce Food Pack, la recente Joint Venture espositiva tra Fiere di Parma e Ucima dedicata alle tecnologie per il confezionamento e l'imballaggio alimentare Made in Italy che si terrà in occasione di Cibus Tec (28-31 ottobre 2014), da oltre 70 anni salone di riferimento delle tecnologie meccano-alimentari. Una community di filiera che, per le imprese tricolore, sarà occasione di incontro con le delegazioni di potenziali clienti provenienti dai mercati italiani ed esteri.

Grazie al recente accordo con Anuga FoodTec, che pure entra in questa partita, Fiere di Parma ha così innescato quel circuito virtuoso di relazioni che posiziona il quartiere fieristico non tanto come contenitore espositivo a supporto degli operatori, quanto come vero e proprio aggregatore del sistema imprenditoriale di settore.

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Fiere di Parma è l'unico operatore fieristico italiano con un 'know how' specifico e riconosciuto a livello internazionale nel comparto agro-alimentare. Una competenza consolidata negli anni grazie a collaborazioni a livello internazionale e dall'esperienza maturata nell'organizzazione di eventi fieristici e congressuali rivolti ai settori delle tecnologie (Cibus Tec) e dei prodotti agro-alimentari (Cibus). Vanta una leadership nazionale e internazionale anche nei settori antiquariale (Mercanteinfiera) e del turismo plein air (Salone del Camper). L'azienda ha chiuso il 2012 con un fatturato di circa 35 milioni e un EBITDA prossimo al 20%. Il quartiere si sviluppa su 140.000 mq. coperti e dotati del sistema fotovoltaico a tetto più grande d'Italia (7 MW) che garantisce una riduzione dell'emissioni di co2 pari a 4.200 tons annue.

Ucima - Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l'Imballaggio - riunisce, rappresenta e assiste i costruttori italiani di macchine per il confezionamento e l'imballaggio, raggruppando al suo interno oltre 120 aziende tra le più rappresentative del settore dislocate su tutto il territorio nazionale. Il fatturato del settore è in continua crescita: nel 2012 il giro d'affari è stato superiore a 5.500 milioni di euro, realizzati per l'83% all'estero.
Data di pubblicazione: