"Confeuro: etichettatura a "semaforo" sarebbe un danno per il made in Italy"
L'informazione sui valori nutrizionali dei prodotti – conclude Tiso – non può essere trattata in modo semplicistico ed approssimativo, come verrebbe fatto con l'utilizzo dell'etichettatura a "semaforo", ma richiede un ragionamento ad ampio respiro che parta con una maggiore educazione alimentare e non si limiti a definire le produzioni con l'uso di pochi e fuorvianti colori.
Sulla questione dell'etichetta a semaforo, leggi anche precedente articolo del 30 ottobre scorso (clicca qui).