Isole Canarie: drasticamente crollata la produzione di pomodori negli ultimi dieci anni
"La situazione per i coltivatori di pomodori si è aggravata ulteriormente come conseguenza della crisi e la conseguente chiusura delle cooperative La Orilla, Lupema, San Rafal de Vecindario e Valeón", ha riferito Roberto Góiriz, presidente dell'organizzazione agricola Asaja.
I coltivatori di pomodori delle Isole Canarie sono intenzionati a tenere duro contro la concorrenza marocchina e hanno intenzione di farsi ascoltare anche a Madrid e a Bruxelles. Da anni, infatti, esiste una disputa sulla conformità delle esportazioni dal Marocco alle quote previste dall'accordo con l'UE; il paese africano non rispetterebbe i termini del trattato e immetterebbe sul mercato pomodori a prezzi nettamente inferiori a quanto servirebbe agli agricoltori europei per poter ottenere dei margini decenti.
Già tre anni fa, il Marocco ha esportato in Europa 120.000 ton di pomodori in più di quanto gli fosse consentito. Nei primi tre mesi dell'anno seguente, il Marocco ha inviato nuovamente 47.400 ton in più rispetto alle quantità concordate. Tale atteggiamento mette a serio rischio i coltivatori di pomodori ancora presenti nelle Isole Canarie. I coltivatori chiedono a Madrid e a Bruxelles che si presti più attenzione alla conformità dei volumi di esportazione e dei prezzi concordati.
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