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"Azienda Agricola Papa (CE): "Si specula sui nostri prodotti con la scusante della questione Terra dei Fuochi"

"A causa della questione Terra dei Fuochi ho dovuto eliminare 4-5 ettari di scarole, finocchi e cavoli, perché i prodotti non si vendevano. Ad oggi, però, visto che sul mercato si registra una certa scarsità, i cavoli aziendali rimasti da vendere, e destinati soprattutto al periodo natalizio e al mese di gennaio, pur originari di una zona presunta a rischio si vendono fino a 0,40 euro al pezzo! Stesso discorso per i finocchi che vanno via a 0,10 euro al pezzo."

Sull'onda della richiesta in aumento e della scarsità di cavolo e finocchio, insomma, i prodotti che prima non erano idonei perché provenienti dall'area denominata Terra dei Fuochi, diventano tutto d'un tratto buoni, senza la richiesta di certificazioni o altro. "E' davvero pazzesco!" commenta a FreshPlaza Enzo Papa (foto a lato) dell'azienda agricola Papa, ubicata a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, che dispone di 30 ettari destinati alla coltivazione di patate da chips, 10 ettari di scarole e finocchi, 6 ettari coltivati a cavoli e che si occupa anche di prodotti industriali quali pomodoro San Marzano DOP e tabacco.

"Il bello è che si tratta degli stessi clienti italiani che da ottobre ad oggi hanno rifiutato di acquistare il prodotto - continua Enzo - Si sta facendo una vera e propria speculazione a livello nazionale su tutta la questione."

L'anno scorso l'azienda Papa, tramite la OP Campania Patate cui è associata, ha rispettato i contratti relativi alle patate da chips. Quest'anno erano stati stipulati già dei pre-contratti con delle aziende per quanto riguarda la nuova campagna; una settimana fa, Enzo Papa è venuto a sapere che gli acquirenti non erano disposti a comprare il prodotto campano. "Anche in questo caso, però, si tratta di pura e semplice speculazione, in quanto in altre aziende della zona del Casertano è stato chiesto un 20% in meno rispetto ai prezzi dello scorso anno, proprio in relazione alla questione Terra dei Fuochi."

Papa lamenta inoltre, in un momento già non facile, il blocco degli aiuti comunitari relativi alla domanda unica sul disaccoppiato, a causa di controlli della Finanza, di cui non si spiega le motivazioni. "I soldi che sarebbero dovuti arrivare per inizio novembre avrebbero dato un po' di ossigeno alle aziende."

Per la serie non c'è due senza tre, Enzo racconta: "Ho venduto pomodori San Marzano DOP su contratto stipulato. Al momento della riscossione, adducendo come ragione sempre la questione della Terra dei Fuochi e quindi le problematiche di sicurezza alimentare legate al prodotto, gli acquirenti non hanno voluto rispettare gli accordi, nonostante avessero già acquisito il prodotto, trasformandolo. Ancora oggi la vicenda non ha trovato soluzione. Si specula sulla povera gente!"

"Ora come ora mi trovo con le spalle al muro - ammette Papa con rammarico - Ho voluto rispettare i contratti e non ho venduto a terzi, gli acquirenti che hanno già ricevuto i prodotti non mi pagano o vogliono che si arrivi a un prezzo inferiore a quello dell'anno scorso, anche per nuovi eventuali contratti. E' davvero una situazione assurda, a causa della quale non riesco neppure a programmare in maniera efficiente le prossime semine."

Per di più, Enzo dichiara che, a causa delle accise, il gasolio agricolo è aumentato a 1,10 euro, con l'aggravante che l'U.M.A., l'organizzazione che glielo fornisce, ha dimezzato le quote, spiazzando gli agricoltori e costringendoli ad acquistarne altro a un prezzo maggiore.

Un margine di guadagno per l'azienda arriva solo dalla vendita di tabacco.

Si sottolinea che l'azienda Papa è certificata GlobalGAP, a garanzia del fatto che vengono effettuate tutte le necessarie analisi sui terreni e sull'acqua utilizzati nelle coltivazioni.

Enzo Papa conclude riferendo che, per quanto riguarda le patate da chips, anche l'estero si mantiene cauto nel richiedere il prodotto: "Un'azienda tedesca mi ha chiesto di aspettare e vedere l'evolversi della situazione. Si attende la famosa mappatura delle zone avviata dal Ministero delle Politiche Agricole."

Contatti:
Enzo Papa
Azienda Agricola Papa
Email: [email protected]