Mela Rossa Cuneo IGP: il presidente Sacchetto commenta l'esordio commerciale del marchio
"D'altro canto - prosegue Sacchetto - se osserviamo i tanti altri Consorzi IGP o DOP italiani, si desume facilmente che solo una piccola parte supera questo gap iniziale di lunghe trafile formali; chi non demorde, solitamente svolta verso una logica di serio sviluppo di comparto, costruita su tre leve fondamentali: il controllo del prodotto, il marketing e l’innovazione."
Secondo Domenico Sacchetto, l'IGP va considerata come una grande occasione: "Prima ancora che per valorizzare economicamente il prodotto sul mercato, per alimentare un lavoro di squadra tra gli operatori presenti sul territorio. Ad oggi, per esempio, diversi magazzini stanno ultimando la predisposizione degli imballaggi a marchio ufficiale, procedura che deve prima attendere il parere positivo dei controlli vigenti ancora in corso."
Dal punto di vista commerciale, la mela rossa cuneese (che include quattro gruppi varietali) sta ottenendo buone quotazioni grazie alla qualità del prodotto, alla quale ora può aggiungersi il valore che il marchio IGP rappresenta di per sé, collegando una produzione ad uno specifico territorio che ne costituisce uno degli elementi distintivi.
Secondo Sacchetto: "L'Indicazione Geografica Protetta possiede un grande potenziale che, una volta incanalato in un processo di marketing collettivo, potrà schiudere nuovi sbocchi commerciali non soltanto sul territorio nazionale, ma soprattutto a livello europeo, trattandosi di un riconoscimento comunitario, per questo spendibile e riconoscibile entro i confini CE." Ad oggi, tuttavia, il prodotto a marchio IGP presente sul mercato è ancora poco rappresentativo per parlare di numeri. "La forza commerciale dell'IGP non è un risultato automatico, che si possa pretendere senza fare nulla; come tutte le sfide di comparto, va anzitutto colto, poi costruito."
"Sui mercati d'oltremare - riferisce ancora Sacchetto - il mercato della mela rossa piemontese è già ben consolidato, nonostante l'anno in corso abbia dato qualche problema per via dell'instabilità politica nel Bacino del Mediterraneo, così come per i grandi volumi prodotti in USA, oltre che per l'effetto del cambio sfavorevole e della perdita in competitività."
In conclusione, abbiamo domandato a Sacchetto un commento sulla possibile introduzione, negli Stati Uniti, di una mela geneticamente modificata per non imbrunire, alla quale anche la catena McDonald's si sarebbe detta interessata. "Dato che, qui da noi, McDonald's mostra interesse ad introdurre nei suoi menu i prodotti tipici italiani come ad esempio la carne di Razza Piemontese nella gamma dei burger, ritengo che potrebbe fare lo stesso introducendo una mela IGP e, perché no, una Mc Rossa Cuneo!"
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