"La mela Jazz ha successo in nazioni dove erano popolari le Granny Smith e le Braeburn"
Le mele Jazz vanno a ruba
Secondo Tony, molte nazioni hanno riscontrato problemi con la terza raccolta delle mele. "Questo perché si sono verificate molte piogge e le giornate non sono state molto soleggiate. Tuttavia, non abbiamo registrato alcun problema per le mele Jazz. I volumi, infatti, sono nella norma e non abbiamo riscontrato intoppi durante la raccolta. La produzione risulta superiore dal 20 al 25% rispetto all'anno scorso."
"La produzione in Alto Adige e in Francia è risultata più alta. La qualità dei prodotti è molto buona, come sempre, e le mele vanno a ruba. Questa mela ha conquistato molti clienti, sia presso i supermercati che nei negozi di prossimità. Si tratta di un pubblico molto vasto per la mela Jazz. Anche le generazioni più giovani apprezzano molto questa mela e ciò, naturalmente, è molto positivo. Abbiamo notato che i fornitori di altri marchi di mele si concentrano sulla pubblicità e sulla promozione delle mele. Noi non ne abbiamo bisogno visto che la richiesta già supera abbondantemente l'offerta, quindi non avrebbe senso farlo. Con le mele Jazz non dobbiamo inventarci chissà cosa... si vende da sola!" Fino ad ora, il direttore si ritiene soddisfatto dell'andamento della stagione. Per ora siamo felici: tutto può cambiare, ma guardiamo al futuro con ottimismo."
La mela Jazz non è popolare nell'Europa del Sud
"La maggior parte delle mele Jazz, circa il 90%, viene consumato tra Germania, Paesi Bassi, Belgio e Inghilterra. Disponiamo anche delle mele Jazz di produzione svizzera, ma quelle restano lì per soddisfare il consumo interno. In Svizzera, infatti, acquistano esclusivamente le mele Jazz di produzione locale. Anche Svezia e Norvegia sono acquirenti delle mele Jazz, ma in misura minore. Abbiamo notato che la mela Jazz non è popolare nell'Europa del Sud. Questa preferenza ha a che fare con il sapore e sappiamo, quindi, che non è necessario promuoverla in questa zona dell'Europa. Le nostre mele Jazz vengono richieste da nazioni dove le mele Granny Smith e Braeburn, in precedenza, erano molto popolari. Entro un tot di anni, pianteremo 150 ettari di mele Envy in Italia e questa produzione sarà destinata in particolare al mercato sud-europeo, dove viene preferita una mela più dolce."
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