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Danni alle carote del Fucino, ma non in tutte le aree

Abruzzo: Pescara, Chieti e Teramo, le provincie maggiormente colpite dal maltempo

Nel corso delle ultime ore, l'ondata di maltempo che ha colpito il centro-sud Italia, si è ulteriormente diretta a sud, perdendo nel contempo un po' di energia.

In Abruzzo, ai fini di una immediata valutazione dei danni alle attività produttive, la Confartigianato invita da subito a fare un censimento delle imprese colpite dall'alluvione. Le Associazioni provinciali di Pescara, Chieti e Teramo, le provincie maggiormente interessate dai danni provocati dal maltempo delle ultime ore, si sono mobilitate da subito per raccogliere segnalazioni, dati e informazioni da parte degli imprenditori sull'entità dei danni sia nelle aziende sia alle strutture connesse, come le infrastrutture viarie o i sottoservizi. L'obiettivo è quello di mappare i vari territori e i settori produttivi interessati, per fornire numeri utili e certi alla Regione, al fine di accelerare la fase di ripristino della normalità.

Antonio Alfonsi, direttore della Cooperativa Colt.Or. di Venere di Pescina (AQ) che vanta una forte specializzazione nella produzione di carota lavorata in prima gamma, alla rinfusa, in vassoi, buste, sacchi e Jumbo, dichiara a FreshPlaza: "Se anche il maltempo dovesse fermarsi qui, ha già provocato molti danni. La carota, infatti, è un ortaggio destinato a marcire quando resta per 24-36 ore in un terreno saturo d'acqua. Potrei stimare danni per il 30% del raccolto, visto che in queste zone la scavatura delle carote avviene principalmente nei mesi di settembre, ottobre e novembre e, al momento, manca completamente la scavatura di novembre. Nei terreni argillosi, infatti, non riusciamo a entrare in campo con gli attrezzi".

"Se l'emergenza pioggia finisse qui, sui terreni più asciutti del Fucino la situazione potrebbe essere in parte recuperata, evitando così il declassamento che le nostre carote subiscono quando restano troppe ore in terreni impregnati d'acqua. Anche nella zona del Maccarese, nell'Agro Romano, si sono evidenziati problemi di colore e di consistenza delle radici. Così, per far fronte a questa situazione - conclude Antonio Alfonsi - da un mese circa stiamo effettuando gli approvvigionamenti dalle zone di Chioggia (VE), Ferrara e, in modo marginale, Latina".

Diversa la situazione in altre aziende della Piana del Fucino, che non segnalano gravi danni alle colture per il momento. Un orticoltore di Luco dei Marsi (AQ) dichiara a FreshPlaza: "Le piogge dei giorni scorsi in questa zona sono risultate nella norma del periodo, mentre il Pescarese, il Teramano e il Chietino sono stati particolarmente colpiti da forti precipitazioni."

"Dalle notizie che mi giungono, ci sono anche danni all'agricoltura, ma non essendo sul posto non posso essere troppo preciso. Nel Fucino è piovuto molto una decina di giorni fa e ci sono stati allagamenti nei terreni incolti, dove anche attualmente permane un ristagno d'acqua. La settimana appena trascorsa è stata particolarmente fredda, con temperature di qualche grado sotto lo zero per 3-4 giorni. C'è stata qualche nevicata nella parte est della Piana, senza arrecare troppi danni in generale."

Nel frattempo, è stata presentata la richiesta dello stato di emergenza per i territori colpiti dall'alluvione. Lo ha annunciato il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il quale ha dato mandato agli uffici regionali competenti di predisporre tutta la documentazione necessaria per inviare al Governo e alla Protezione civile nazionale la richiesta. "Bisogna agire immediatamente - ha detto Chiodi - perché la situazione lungo tutta la costa adriatica è drammatica e il Governo deve essere messo subito nelle condizioni tecniche e di legge, per avviare le procedure di indennizzo."