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Progetto Medflower: biodiversita' e miglioramento dello zucchino per la produzione di fiore per specialita' alimentari mediterranee

L'Azienda Agricola Di Tria Isabella è un'impresa nata da poco che sta portando all'attenzione delle più importanti società di trasformazione dei prodotti agroalimentari un prodotto altamente innovativo: il fiore maschile di zucchina pastellato prefritto da ristorazione.

Questo prodotto si caratterizza per un fattore di natura industriale che vede una ricetta appositamente ideata per le caratteristiche della materia prima (umidità, consistenza, dimensioni) e due fondamentali fattori correlati alla materia prima agricola: 1) dimensione dei fiori maschili; 2) percentuale della parte edibile dei fiori maschili.



Tali fattori sono funzione sia delle caratteristiche genetiche che di caratteristiche legate alla tecnica agronomica. Pur essendo note le esigenze dell'industria di trasformazione per quando riguarda i parametri di qualità richiesti per i fiori (dimensione della corolla, colore della corolla, portamento dei sepali), non esiste ancora una vera e propria filiera che includa aziende agrarie specializzate nella produzione di fiori maschili di zucchino e varietà migliorate per la produzione di fiori maschili.

Le possibilità di miglioramento di produzione e di processo sono quindi ancora aperte e l'Azienda Agricola Di Tria Isabella si è proposta come promotrice di una ricerca finalizzata a migliorare le condizioni produttive e migliorare il prodotto finale. Si sono quindi individuate due Unità Operative: una presso l'Università di Modena e Reggio Emilia (UniMORE), Dipartimento di Scienze della Vita, ed una presso l'Azienda Agricola Di Tria Isabella, con la collaborazione di Verdelab Soc. Coop. in qualità di Società fornitrice di consulenza.



Il progetto Medflower è stato finanziato dal Mipaaf sul bando OIGA, per il 2012 e il 2013. Il coordinatore dell'attività è stato il Prof. Nicola Pecchioni, referente scientifico del progetto. Il Dott. Simone Pizzagalli, direttore di Verdelab è stato responsabile scientifico per l'Unità Operativa Az. Agr. Di Tria.

Le attività si sono volte all'identificazione di un ideotipo di pianta di zucchino per la produzione privilegiata di fiori maschili di qualità, il cui sviluppo in genotipo è stato perseguito tramite una prima attività di valutazione del germoplasma mondiale di zucchino esistente, e successivamente mediante la valutazione del germoplasma elite fornito dalle ditte sementiere, unitamente ad uno studio per il miglioramento dell'agrotecnica (su materiali di zucchino da fiore oggi presenti in commercio), con verifica intermedia dei risultati ottenute tramite panel test.

La ricerca ha previsto un lavoro che si è svolto sia in ambito di laboratorio che di pieno campo. Per garantire e validare i risultati dello studio in pieno campo sono state effettuate parcelle sperimentali in due diverse località, in modo da prevenire problematiche legate a fattori ambientali. Lo scopo fondamentale del progetto è stato quello quello di ottenere due risultati importanti, necessari per lo sviluppo della filiera: caratterizzazione dei materiali genetici per lo sviluppo di nuovi materiali genetici, da tradursi successivamente in nuove varietà, ed un percorso agronomico corredato di valutazioni e disciplinare, basato su rigorose evidenze e basi scientifiche.



La collezione di biodiversità coltivata di zucchino (Cucurbita pepo) valutata era costituita da 134 accessioni di diversa origine (USA, Asia, Europa e Australia); 43 genotipi ricevuti dalla GenBank dell'IPK (Germania), 74 accessioni particolari, potenzialmente interessanti per la produzione di fiori (es. tipi "squash"), ottenute dalla banca del germoplasma GRIN (Germplasm Resources Information Network) presso l'USDA (USA), e altri 17 diversi materiali reperiti da ditte sementiere presenti sul mercato Italiano.

Le prove agronomiche si sono tenute nel primo anno a Sant'Agata Bolognese, dove nella campagna 2012 sono stati valutati in fase preliminare i 17 materiali ricevuti dalle aziende sementiere. I materiali in prova sono stati: TF 386, Renata, ISI 6136, ISI 76132, Greyzini, Boccaccio, President extra, Panter, Romanesco, Dunja, Striato Pugliese, Da fiori, Alberello di Sarzana Selezione corda, Tondo di Nizza, Diamant, Da fiore, Z000205. Quasi tutti i materiali hanno evidenziato buoni dati produttivi e qualitativi, tra questi ne sono stati selezionati quattro per la loro spiccata produttività di fiori ed uno per le ottime caratteristiche qualitative evidenziate.

Questi 5 materiali selezionati sono stati ritestati nell'annata successiva (2013) sia a Minervino Murge che a Sant'Agata Bolognese, dove sono stati trapiantati anche i materiali reperiti presso le banche del germoplasma tedesche (43) ed americane (74), per valutarne sia la biodiversità morfofisiologica che genetica. Sant'Agata Bolognese presenta suoli con un contenuto in argille superiore al 40%, una temperatura media annua di 14.6 °C ed una piovosità media annua di 680 mm. Minervino Murge presenta suoli sciolti, una temperatura media annua di 16.3 °C ed una piovosità media annua di 540 mm. Nelle due località il trapianto è avvenuto a Maggio e sono state effettuate per entrambe le località fertirrigazioni somministrando acqua e concime.

Durante le raccolte sono stati valutati: il numero dei fiori maschili, il peso dei fiori maschili, la durata in giorni delle raccolte, l'uniformità delle piante, la vigoria delle piante, la copertura fogliare, la spinescenza dei lembi fogliare, il numero di piante affette da virus, l'habitus vegetativo, la lunghezza del fiore maschile, lo spessore dei petali, il portamento dei sepali, il colore della corolla, la striatura verde del fiore, la dimensione della corolla e la dimensione delle antere.



Nel secondo anno di prova i cinque materiali testati hanno evidenziato buone produzioni qualitative e produttive soprattutto a Minervino Murge. A Sant'Agata bolognese la prova agronomica del 2013 è stata in parte compromessa da uno strano andamento climatico del mese di maggio 2013, con temperature minime al disotto delle medie trentennali. Ciò nonostante sia nell'annata 2012 che nell'annata 2013 i cinque materiali testati hanno evidenziato diverse ed utili caratteristiche bio-morfologiche richieste dall'industria di trasformazione. Ciò ha permesso l'individuazione dei caratteri chiave per lo sviluppo dell'ideotipo di pianta adatta alla produzione di fiori maschili di zucchino.

Anche dalle valutazioni di pieno campo e di laboratorio dei materiali reperiti dalle banche del germoplasma si sono distinti diversi materiali promettenti, sia per il numero di fiori maschili sia per le caratteristiche qualitative. Dalle prove agronomiche è emerso anche che l'ideotipo di pianta dovrebbe presentare una vigoria media adatta a facilitare la gestione in campo e la raccolta dei fiori maschili; una bassa spinescenza dei lembi fogliari, caratteristica ritenuta utile per evitare da una parte la lacerazione del fiore e dall'altra per consentire all'operatore una migliore praticità nella raccolta dei fiori stessi; la lunghezza dei fiori maschili dovrebbe essere di 8-10 cm; lo spessore del petalo dovrebbe essere intermedia cioè né troppo delicato, né troppo coriaceo; i sepali aderenti alla corolla; il colore della corolla arancio brillante ed infine i fiori dovrebbero avere un gambo molto lungo, che permetterebbe al fiore di fuoriuscire dalla pianta e all'operatore una raccolta più agevolata. Per quanto concerne l'agrotecnica resta da sottolineare l'importanza della pacciamatura, delle fertirrigazioni e della resistenza verso certi tipi di problematiche fitosanitarie quali oidio e virosi.

Infine i 17 materiali utilizzati nella prova agronomica del 2012 sono stati studiati in laboratorio per saggiarne la resistenza all'oidio e alle virosi, anche in questa prova diversi materiali sono risultati promettenti per future ricerche di sviluppo di nuovi materiali.

Il progetto Medflower rappresenta un primo passo e un trampolino di lancio verso scenari di filiera rivolti allo sviluppo di nuovi materiali che soddisfino in pieno o quasi le richieste dell'industria di trasformazione, per la loro coltivazione in aziende specializzate.

Per ulteriori informazioni potete contattare gli autori:
Prof. Nicola Pecchioni: [email protected]
Dott. Simone Pizzagalli: [email protected]
Dino Inglese: [email protected]
Luca Ziosi: [email protected]
Dott. Domenico Ronga: [email protected]
Dott.sa. Alessandra Caffagni: [email protected]
Davide Censi: [email protected]
Dott.sa. Francesca Masino: [email protected]
Data di pubblicazione: