USA: la FDA chiede di diminuire le fonti di acrilamide nella dieta umana
Lo scorso 15 novembre, l'Agenzia per il controllo sul mercato medicinale ed alimentare americano, in un 'aggiornamento' pubblicato sul suo stesso sito web sollecita il settore pubblico a prendere misure pratiche per diminuire il consumo di acrilammide.
Lauren Robin, esperta chimica della FDA spiega che "acrilammide si forma in particolare in certi cibi vegetali durante la cottura tramite fritture o al forno. Gli alimenti che ne contengono di più sono le patate fritte, ma anche i pani, i crackers, i cereali il caffè".
Secondo gli ultimi dati, l'acrilammide è presente nel 40% delle calorie consumate generalmente nella dieta degli americani.
Nella nota pubblicata il 15 novembre, la FDA fornisce una serie di suggerimenti su come diminuire il consumo della sostanza, che vanno dall'eliminazione di alcuni cibi che la contengono all'evitare cotture a lungo. "Bollire o cuocere le verdure al vapore non genera acrilammide, ad esempio", ha osservato Robin.
Tra gli altri consigli: evitare di mangiare le parti più annerite ad esempio delle fette di toast, non mettere le patate in frigo, seguire una dieta con cibi freschi e meno alimenti altamente trasformati.