Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Come sta evolvendo la coltivazione polacca dei pomodori in serra

Quella del pomodoro è sempre stata una coltura molto importante per il settore orticolo polacco. Per lungo tempo, i pomodori sono stati coltivati nel terreno, sia in serre che in tunnel, tuttavia, a partire dagli anni '90, la coltivazione dei pomodori ha subito una grande professionalizzazione. Le tecniche di coltivazione sono migliorate e l'assortimento si è ampliato, pur mantenendo il pomodoro insalataro come principale produzione.

A partire dagli anni '70, la coltivazione polacca di pomodori è stata dominata da due tipi di aziende agricole. Da una parte c'erano quelle di piccole dimensioni e private - estese da qualche centinaio a qualche migliaio di metri quadri - dall'altra parte c'erano le grandi aziende statali, con dimensioni che superavano i 30 ettari. Ad un certo punto, la superficie totale coltivata a pomodori è arrivata a circa 2.500 ettari ed è stata dedicata interamente alla coltivazione del pomodoro insalataro.

"A metà degli anni '90, sono state introdotte le tecniche di coltivazione moderne", ha riferito Pawel Strauchmann, esperto per il segmento pomodoro della divisione polacca della società sementiera olandese Rijk Zwaan. "Le serre sono state portate ad un livello migliore, è stata scoperta la lana di roccia e il numero delle aziende professionali indipendenti è aumentato velocemente. In poco tempo, le aziende statali sono scomparse dalla piazza."

Un clima diverso
Per lo sviluppo della coltivazione polacca di pomodori è stato fatto un uso ottimale delle conoscenze di Paesi Bassi e Belgio, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo tecnico. Tuttavia, secondo Pawel, non ci si è limitati ad imitare gli olandesi.

"La Polonia è dominata principalmente da un clima continentale. Questo significa che da dicembre fino a febbraio compreso si possono verificare pesanti nevicate e temperature estremamente rigide, fino a 30°C sotto allo zero. A ciò si somma un isolamento ridotto delle serre e un irraggiamento solare che va dai 100 ai 150 joules. In estate è possibile che si verifichino alte temperature combinate con un tasso basso di umidità, che scende anche al di sotto del 20%. Non è così strano, quindi, che i metodi di coltivazione e il periodo differiscano così tanto da quelli dei Paesi Bassi. Né bisogna sorprendersi che il pomodoro insalataro sia rimasto una scelta preferenziale per l'orticoltura polacca."



L'arrivo del pomodoro rosa
In questo momento, le coltivazioni di pomodori "altamente tecnologiche" in Polonia ammontano a circa 1.100 ettari, di cui l'80% circa è dedicato alla produzione di pomodori insalataro. Il peso medio dei frutti varia da 150 a 250 grammi, e i pomodori vengono raccolti senza grappolo e venduti in cartoni da 6 kg.

"Negli ultimi anni, inoltre, è stato sviluppato anche il pomodoro insalataro rosa", ha riferito Pawel. "Quest'anno, la varietà speciale rappresenta circa il 10% della superficie totale. Sempre più coltivatori si dichiarano entusiasti di questa tipologia ed hanno le loro buone ragioni per esserlo. Questo tipo di pomodoro, infatti, non solo permette di ottenere prezzi di vendita due volte superiori al normale, ma è anche molto popolare tra i consumatori russi. Questo fa sì che le esportazioni di questo prodotto aumentino velocemente."

Oltre al pomodoro insalataro, su circa 70 ettari vengono coltivati anche i pomodori a grappolo. La superficie restante viene coltivata con specialità di pomodorini, come i ciliegino, i cocktail e gli allungati. "Complessivamente, la Polonia produce circa 450 tonnellate di pomodori all'anno, di cui il 25% viene esportato, in particolare verso la Russia e l'Europa dell'Est."

Una stagione difficile
La fase del trapianto dei pomodori in Polonia va da metà dicembre a metà gennaio. A causa del cattivo isolamento delle serre e dei costi per il riscaldamento sempre più alti, la coltivazione viene interrotta a fine ottobre, inizi di novembre. Mediamente, i coltivatori ottengono una resa da 52 a 55 kg per m2 e fino a 60 kg per i pomodori insalatari.

"La stagine scorsa è stata relativamente difficile", ha riferito Pawel. "Fino ad aprile abbiamo avuto a che fare con un clima invernale, con irraggiamento solare limitato e temperature basse. Questo ha fatto sì che la resa fosse inferiore e che si registrasse un ritardo dai 10 ai 14 giorni nella raccolta. I coltivatori stimano che la resa sarà inferiore rispetto alla scorsa stagione, con prezzi che risultano più bassi del 10-15%."

Fonte: Seeds & Sharing
Rijk Zwaan
www.rijkzwaan.nl

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.

Data di pubblicazione: