Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Il bilancio dell'anno 2013

"Giuseppe Arnesi (Enza Zaden Italia): "Auspichiamo una maggiore protezione della ricerca nel nostro paese"

Giuseppe Arnesi (in foto), General Manager di Enza Zaden Italia, ha condiviso con FreshPlaza alcune riflessioni in generale sul mercato degli ortaggi freschi nel corso del 2013 e in particolare sulla situazione della sua azienda sementiera.

Anno 2013: il peso della crisi sul settore orticolo
Secondo l'analisi di Giuseppe Arnesi, nel 2013 il mercato ha vissuto ancora un anno difficile, che inevitabilmente si è ripercosso sui risultati delle ditte sementiere.

"La crisi economica europea e italiana in particolare, ha continuato ad incidere sui consumi delle famiglie italiane, direi in modo drastico nell'ultimo trimestre. Così, a fronte di una domanda scarsa e di una offerta abbondante, abbiamo assistito ad un ulteriore riduzione dei prezzi alla produzione su molte specie", osserva il manager.

"Nel frattempo il processo di aggregazione e di aumento della superficie aziendale è andato crescendo, con la conseguenza che molte aziende si sono specializzate nell'offerta, cercando di aumentare il valore aggiunto della loro produzione. La forbice tra le aziende medio-grandi e quelle piccole si è allargata, con le prime favorite dal cambiamento del canale distributivo (grande distribuzione in primis)."

Arnesi sottolinea: "Ne consegue che molti piccoli agricoltori sono stati esclusi dal mercato e molti altri lo saranno in futuro, avendo subìto una netta riduzione dei loro redditi e non riuscendo quindi a investire in nuove tecnologie, per tenere il passo con la concorrenza sia interna che estera. D'altro canto, i prezzi al consumo sono rimasti tendenzialmente alti, con il venir meno dell'importanza dei mercati locali che avevano un potere calmierante nel gioco tra domanda e offerta. Una crisi così lunga ha evidenziato drammaticamente la mancanza di liquidità, ormai endemica del settore."

Problematica applicazione dell'art. 62
"Si deve inoltre registrare, come elemento determinante in questo secnario, l'applicazione dell'art. 62, il quale riduce i termini di pagamento ad un massimo di 60 giorni, cosa sicuramente positiva, ma che ha reso oltremodo problematiche le situazioni di quegli agricoltori che superavano in media i 120 gg di pagamento - spiega Arnesi - Inoltre, la successiva modifica dell'articolo intervenuta il 19 dicembre 2012, creava ulteriori problematiche, introducendo un sostanziale esonero dall'applicazione della norma nelle trattative tra gli imprenditori agricoli. In particolare, tale modifica ha reso il settore vivaistico più debole finanziariamente, in quanto esso non ha potuto applicare l'art 62 ai suoi clienti, dovendo invece rispettarlo nei confronti dei suoi fornitori."

Questa crisi, secondo il manager, favorisce sempre di più il mercato del seme riprodotto illegalmente, aumentato di nuovo nel 2013. "Quest'anno ha sicuramente raggiunto picchi elevati e, in alcune zone, percentuali notevoli", avverte Arnesi.

Punti di forza delle produzioni italiane
Alcuni fenomeni positivi, seppure in misura marginale vanno però considerati.
"Da una parte un sempre maggiore riconoscimento di qualità dei nostri agricoltori, non solo in termini di "gusto", ma anche in termini di prodotti con basso residuo, il che si traduce di fatto in una maggiore attenzione nei confronti della nostra produzione."

"A ciò contribuisce anche il fatto che molta parte della produzione spagnola si è spostata in Marocco e in Tunisia, con ancora minori garanzie di qualità e di basso residuo. Inoltre, una situazione politica tanto instabile come quella presente nel Bacino del Mediterraneo avrà grande influenza, sicuramente positiva, per le produzioni del nostro territorio."

Il bilancio in casa Enza Zaden

"Nel caso di Enza Zaden - illustra Giuseppe Arnesi - nonostante continui la congiuntura sfavorevole di mercato come sopra esposto, la scelta di operare su un mix maggiore di prodotti di alta qualità, gli elevati investimenti in ricerca e la competenza della forza vendita continuano a dare comunque frutti."



"Dobbiamo registrare una forte crescita nel finocchio, specie per la quale il breeding si effettua in Italia; una fortissima crescita nello zucchino, con nuove varietà che si stanno affermando e nel cavolfiore, altra specie il cui breeding è in Italia."



"Anche nella lattuga e nelle indivie la nostra quota di mercato - dove siamo indubbiamente leader - è cresciuta, nonostante la superficie si sia ridotta, soprattutto per le difficoltà incontrate in primavera a seguito delle abbondanti piogge. Nel melone, nel peperone, e nella melanzana stiamo crescendo soprattutto con progetti speciali che hanno l'obiettivo comune di soddisfare sempre meglio e di più le esigenze della filiera."



Giuseppe Arnesi prosegue: "Nel pomodoro, il nostro giovane centro di ricerca in Sicilia cresce molto bene e darà i suoi frutti molto presto. Nelle erbe e nel biologico la nostra presenza continua a crescere, sebbene in quest'ultimo settore non siamo aiutati come nel resto d'Europa dalla legislazione."

"L'unica opportunità, dal nostro punto di vista, è continuare in uno sviluppo e una innovazione orientati, sperando in una maggiore protezione della ricerca in Italia", conclude il General Manager di Enza Zaden Italia.

Contatti:
Enza Zaden Italia Srl
SS 1 Aurelia km 96+710 (lato mare)
01016 Tarquinia (VT)
Tel.: (+39) 0766 855196
Fax: (+39) 0766 850107
Marcello Fioravanti
Email: [email protected]
Web: www.enzazaden.it
Data di pubblicazione: