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"Sei aziende lombarde coltiveranno dodici specie di verdure "etniche" per soddisfare un mercato in espansione"

"Ortaggi esotici a filiera corta: a Milano parte il progetto "Nutrire la citta' che cambia"

Ortaggi esotici a filiera corta per creare nuove opportunità in agricoltura e, senza dover ricorrere all'importazione, rispondere alla domanda alimentare dei sempre più numerosi immigrati che vivono in Italia. Questi gli scopi del progetto "Nutrire la città che cambia", lanciato dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori in collaborazione con Ases, Associazione solidarietà e sviluppo.


Un momento della presentazione del progetto.

Un progetto triennale decisamente innovativo che sarà in vetrina all'Expo 2015 e che coinvolge sei aziende agricole delle province di Milano e Pavia: Cascina Forestina di Cisliano (MI), Società agricola Corbari di Cernusco sul Naviglio (MI), Agriturismo "Murnee" di Busto Garolfo (MI), azienda "La Natura in casa" di Sedriano (MI) azienda Carlo Murelli di Pavia e azienda "I germogli" di Chignolo Po (PV).

Qui verranno seminate in primavera curcuma, gombo, mizuna, cardamomo, ladies fingers, topinambur, ocra, bitter melon, coriandolo e altre verdure ancora: in tutto, 12 specie diverse. I primi raccolti sono previsti a giugno 2014.



L'obiettivo è quello di rifornire le tavole degli stranieri che vivono in città - e naturalmente anche degli italiani che apprezzano queste referenze - di verdure fresche prodotte fino ad oggi solo in Paesi lontani.

"Una chance importante – il commento del presidente di Cia Milano-Brianza Luigi Brognoli - per gli immigrati che hanno deciso di investire nel settore primario, ma anche per gli agricoltori lombardi, sempre pronti a rispondere alle nuove richieste dei consumatori."



"Nutrire la città che cambia - aggiunge il direttore della Cia milanese, Paola Santeramo - nasce dalla constatazione della presenza nell'area metropolitana di 'nuovi italiani' in arrivo dal resto del mondo, e dei loro bisogni alimentari, culturali e identitari. Una necessità sempre maggiore, come si può notare nel mondo del commercio, al dettaglio e all'ingrosso, e della ristorazione."

I trapianti delle nuove piantine sono avvenuti a fine ottobre in partnership con l'Università di Milano. Sono state scelte in tutto 12 verdure adatte al clima italiano che non causano danni alle nostre colture.

Nel progetto, ufficialmente lanciato il 29 ottobre 2013 a Milano, sono coinvolti anche chef stranieri che lavorano negli agriturismi milanesi e una cooperativa del carcere Beccaria che impiega minori, per lo più figli di immigrati.

In occasione della presentazione dell'iniziativa è stato illustrato il risultato di un'indagine sui produttori di ortaggi esotici in Lombardia: gli imprenditori agricoli individuali non comunitari iscritti alla Camera di commercio lombarda sono 327, 180 dei quali di origine asiatica, provenienti in prevalenza da Bangladesh, Cina e India.

Le aziende analizzate dalla ricerca sono prevalentemente medio-piccole e attive sui mercati all'ingrosso di Milano, Bergamo e Brescia. La produzione totale è pari a circa 250 tonnellate l'anno di frutta e verdura. Il rapporto segnala tra l'altro un rapido incremento della coltivazione di ortaggi esotici nel territorio bresciano.

Autore: Mirko Aldinucci
Data di pubblicazione: