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Il RASFF segnala tre lotti di peperoni turchi contenenti livelli di malathion 15 volte oltre i limiti massimi consentiti

Il Sistema comunitario di rapida allerta per gli alimenti e i mangimi (RASFF) ha segnalato di aver trovato e distrutto tre diversi lotti di peperoni turchi in ingresso nell'Unione Europea (UE), che contenevano una quantità di residui ampiamente superiore ai limiti massimi consentiti (MLR).

I tre lotti contenevano un gran contenuto di malathion, un potente pesticida a base di organofosfati. Due dei lotti ne avevano una quantità praticamente doppia al limite consentito dalla UE, rispettivamente con 0,04 e 0,038 mg al chilo, quando il limite è di appena 0,02 mg. Il terzo invece ne conteneva addirittura di più, 0,228 mg al chilo, ossia 14,4 volte superiore alla quantità legalmente consentita.

In tutti e tre i casi l'importatore era la Bulgaria, dove l'ingresso di peperoni turchi che superano il MRL sta diventando piuttosto comune. Questo è il motivo per cui la UE, oltre a bloccare i lotti, dovrebbe chiedere cambiamenti nei metodi di produzione turca per la frutta e la verdura destinata all'importazione nel vecchio continente.

Il RASFF ha anche affermato che si è trattato di uno dei peggiori casi registrati nel corso degli ultimi mesi. Anche il Regno Unito è stato recentemente costretto a distruggere un lotto di fagiolini provenienti dal Kenya, in cui si era rilevato un cocktail di pesticidi contenenti, tra l'altro, 31,5 volte la quantità consentita di dimetoato.

Fonte: abc.es

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: