Ora le serre possono risparmiare sul gasolio: se ne parla in un incontro della Cia
"Il gasolio, il combustibile maggiormente utilizzato nelle nostre serre, ha raggiunto valori proibitivi tali da incidere pesantemente sui costi di produzione", spiegano dalla CIA. "Molti orticoltori e floricoltori hanno così dovuto rivedere i propri calendari di produzione, spostando le coltivazioni nei periodi più caldi, concentrando l’offerta in un momento in cui i prezzi di vendita sono sensibilmente penalizzati. Il gasolio è un combustibile fossile costoso ed è anche inquinante contribuendo all’immissione in atmosfera di anidride carbonica".
Una soluzione possibile per la Confederazione Italiana Agricoltori potrebbe arrivare dall’utilizzo di caldaie alimentate a biomasse (cippato, pellets, ecc) disponibili sul mercato, che consentirebbero alle aziende un risparmio economico anche del 50-60% il tutto con un minor tasso di inquinamento. Recenti normative rendono ancora più conveniente al settore orto-floro-vivaistico l’acquisto di tali caldaie; è infatti possibile accedere al mercato dei "certificati bianchi" (titoli di efficienza energetica) .
Il meccanismo dei "certificati bianchi" si basa su un mercato di titoli, che nasce dall’obbligo dei distributori di energia elettrica e gas naturale (Enel, Sorgenia, ecc) di acquisire titoli di efficienza energetica prodotti da interventi di riduzione nel consumo di energia fossile (gasolio, ecc) attraverso le ESCO, società autorizzate alla gestione dei "certificati bianchi". Questo mercato può interessare i serricoltori che sostituiscano generatori di calore alimentati da combustibili fossili (gasolio o gas) con impianti alimentati a biomasse (pellet, cippato, ecc).
Il passaggio a sistemi di riscaldamento alimentati a biomasse è così estremamente conveniente sia perché il serricoltore può vendere i "certificati bianchi" sia perché il passaggio all’impiego di pellets o cippato garantisce un risparmio economico rispetto all’impiego del gasolio.