Il comunicato ha evidenziato quanto l'industria italiana delle biotecnologie sia un settore fortemente dinamico e promettente nonostante la crisi economica che si sta attraversando. Le oltre 400 compagnie impegnate nel settore delle biotecnologie fanno si che l'Italia sia al terzo posto in Europa dietro a Germania e Regno Unito.
L'industria delle biotecnologie si suddivide in diverse categorie, di cui le più importanti sono le applicazioni biotecnologiche nel settore MEDICO (Red Biotech) con il 48% delle imprese, GENOMICA-PROTEOMICA (GPET, genomics, proteomics and enabling technologies) con il 16% delle imprese, AGRICOLO (Green Biotech) con il 12% delle imprese ed infine INDUSTRIALE (White Biotech) con l’11% delle imprese.
La maggior parte delle imprese è concentrata nel Centro-Nord e le regioni principali sono nell'ordine: Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Per quanto riguarda le biotecnologie agricole, le imprese operanti sono attualmente 85 e la loro attività consiste nell'utilizzo di moderni metodi biotecnologici 1) per la produzione di piante transgeniche con applicazione nel settore alimentare, chimico, dei combustibili e carburanti, farmaceutico e 2) per il rilevamento di ingredienti e/o contaminanti presenti negli alimenti.
In particolare, per quanto riguarda il settore agro-alimentare, la maggior parte delle applicazioni biotecnologiche al momento riguardano:
- Identificazione del genotipo di un patogeno presente nell’alimento;
- Analisi di allergeni presenti negli alimenti;
- Identificazione di organismi geneticamente modificati (OGM).
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