L'Associazione, che rappresenta circa il 50% di tutto il pomodoro trasformato in Italia, esprime ferma condanna e aperto biasimo nei confronti di comportamenti, dichiarazioni e spot pubblicitari che danneggiano gravemente l'intero comparto conserviero meridionale ed, in particolare, della Campania.
Le recenti problematiche ambientali riguardano solo una piccolissima parte del territorio regionale, nello specifico un'area molto limitata della provincia di Caserta.
Il pomodoro fresco proveniente da tale provincia rappresenta il 3,85% del pomodoro fresco trasformato in Italia e il 7% di quello lavorato nel Centro-Sud poiché, in prevalenza, la materia prima lavorata in tale area proviene dalla Puglia.
Il pomodoro della provincia di Caserta trasformato dalle imprese dell'ANICAV viene sottoposto, come tutta la materia prima proveniente da altre aree del Centro-Sud Italia, a rigorosi controlli a monte e a valle della filiera per garantire al consumatore la massima sicurezza.
L'ANICAV sta lavorando a stretto contatto con le Istituzioni e le Autorità competenti affinché si provveda al più presto alla perimetrazione dei terreni e all'interdizione alla coltivazione, qualora qualche suolo agricolo risultasse contaminato.
L'Associazione condanna qualsiasi forma di speculazione che punti a identificare il pomodoro con una singola provincia o regione. Il pomodoro Made in Italy è unico e tale è percepito sui mercati esteri, un valore nazionale indivisibile.
I numeri del settore
Pomodoro fresco da industria prodotto in Italia nel 2013 – quintali (stime)
NORD | 18.614.660 | 45,50% |
CENTRO-SUD | 22.299.340 | 54,50% |
TOTALE | 40.914.000 | 100,00% |
Di cui Provincia di Caserta | 1.574.208 | 3,85% |