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I prodotti agrumicoli sono popolari negli Stati Uniti: crescono le importazioni

I prodotti agrumicoli, freschi ma soprattutto trasformati, sono molto popolari negli Stati Uniti. Il consumo pro capite degli agrumi è in aumento, e questo spinge al rialzo la domanda da parte delle industrie di trasformazione, tanto più con il crescere della popolazione.

Tuttavia, la concorrenza da parte dei fornitori internazionali di frutta e l'impatto di recenti malattie vegetali hanno influito in negativo sulla crescita dei ricavi. Tutto considerato, le entrate dell'industria agrumicola sono previste in calo del 2,1% annuo sulla media di 3,2 miliardi di dollari registrata nel quinquennio che si è concluso nel 2013.



Secondo l'analista di IBISWorld, Antal Neville: "La concorrenza derivante dall'importazione si è intensificata negli ultimi 5 anni, con i prodotti a basso prezzo offerti dal Messico e altre nazioni che stanno diventando le forniture ideali per l'industria di trasformazione, dove l'aspetto dei frutti è meno importante."

Nonostante gli agricoltori statunitensi abbiano il vantaggio di produrre frutta fresca, più attraente e di elevata qualità, il miglioramento dei trasporti e l'abitudine di mangiare agrumi anche fuori stagione hanno contribuito ad una crescita delle importazioni del 4% annuo nell'ultimo quinquennio.

Inoltre, fattori ambientali avversi hanno fatto diminuire i volumi raccolti, cosicché i produttori statunitensi non sono stati in grado di soddisfare da soli tutta la domanda. L'ondata di gelo del 2010 ha mandato in rovina il 10% della produzione agrumicola della Florida per quella stagione. La malattia batterica conosciuta come citrus greening ha invece causato danni ancora maggiori, in quanto colpisce maggiormente gli alberi, rendendo la frutta verde, deforme e amara. Gli effetti della malattia hanno ridotto enormemente il raccolto del 2013, causando un calo delle entrate, rispetto all'anno scorso, del 16,6%.

Nei prossimi 5 anni, fino al 2018, si prevede che l'industria agrumicola possa recuperare un po'. La "National Export Initiative" renderà più facile per i produttori esportatore, con l'obiettivo di raddoppiare i volumi delle esportazioni nazionali statunitensi a partire dal 2014.

Inoltre, i programmi sostenuti dal governo, come ad esempio la campagna "Fruits and Veggies - More Matters", lanciata nel 2007, continuerà ad educare gli americani sui benefici salutari si una dieta ricca di frutta e verdura, incoraggiandoli ad aumentarne il consumo. Poiché questi programmi continuano a essere diffusi tra i consumatori, anche la domanda di agrumi potrà aumentare.

Infine "lo sforzo dell'industria del settore di produrre un albero geneticamente modificato resistente alle malattie potrebbe vedere il successo già nei prossimi anni", conclude Neville.

Per maggiori informazioni sull'industria agrumicola statunitense è possibile consultare il rapporto della IBISWorld.

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: