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Settimana dal 21 al 27 ottobre 2013

Ismea: situazione frutta fresca nella 43ma settimana del 2013

Secondo i dati Ismea, nella 43ma settimana del 2013 (dal 21 al 27 ottobre), l'andamento di mercato per il comparto delle mele da consumo fresco è risultato sostanzialmente stabile rispetto alla precedente rilevazione. Sono proseguite in un clima di generale calma le contrattazioni sul fronte nazionale, mentre sul circuito estero una migliore intonazione della domanda ha permesso un più fluido svolgimento degli scambi. Sotto il profilo delle quotazioni i prezzi nel complesso hanno teso alla stabilità mentre si evidenzia come su base tendenziale continuano ad attestarsi su valori superiori a quelli della passata campagna di commercializzazione. Sono in fase conclusiva le operazioni di raccolta nelle zone vocate del Trentino Alto Adige.



Per quanto riguarda le pere da consumo fresco, nella 43ma settimana del 2013, il mercato non ha mostrato particolari variazioni rispetto alla precedente rilevazione. Le contrattazioni concluse hanno continuato ad interessare le varietà William, Abate Fetel e Kaiser e sono proseguite in un clima di generale calma. Stabili infatti sono risultati i volumi scambiati anche a fronte di consumi che stentano a decollare. I prezzi rispetto alla precedente settimana hanno mostrato lievi assestamenti al ribasso, mentre continuano a mantenersi su livelli superiori a quelli registrati lo scorso anno. A livello varietale contrattazioni tese al ribasso sono state osservate per la William sulla piazza di Forlì e Cuneo e per la Kaiser di provenienza modenese a fronte delle minori richieste pervenute.

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Il mercato dell'uva da tavola è stato caratterizzato da una sostanziale stabilità nelle quotazioni. Per le uve di provenienza pugliese e metapontine le contrattazioni hanno interessato soprattutto il prodotto dal più apprezzabile profilo qualitativo, per le quali si è registrato una discreta richiesta. Si conferma stabile su fondo debole invece il mercato per le uve siciliane, i cui quantitativi avviati sul circuito commerciale hanno continuato ad incontrare una domanda scarsamente interessata.

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Secondo le prime indicazioni fornite dal CSO la produzione di actinidia quest'anno dovrebbe attestarsi su livelli superiori (di circa il 5%) a quelli del 2012, ma inferiori alla media degli ultimi anni. L'incremento è da imputarsi esclusivamente alla crescita prevista per il Piemonte (+198%) rispetto alla scorsa campagna, in cui i quantitativi raccolti risultarono in forte calo a causa dei danni provocati dalle gelate.

Una generale flessione invece interesserà tutti gli areali produttivi, anche se in misura differente da regione a regione. Sotto il profilo qualitativo il prodotto risulta essere abbastanza soddisfacente e di calibro medio. Le contrattazioni concluse nella 43ma settimana del 2013 in campagna si sono svolte in un clima di discreto interesse e sulla base di quotazioni che si sono attestate su valori superiori a quelli registrati nella precedente campagna.

Per quanto riguarda i loti, le operazioni di raccolta del prodotto sono proseguite regolarmente in tutti i siti produttivi interessati, con disponibilità in ulteriore incremento. Una domanda sufficientemente interessata unitamente ad uno standard qualitativo apprezzabile hanno permesso alla merce di essere regolarmente collocata sulla base di quotazioni in fisiologica flessione, fatta eccezione per il prodotto napoletano, i cui corsi hanno teso alla stabilità.
Data di pubblicazione: