Approvato il nuovo decreto ministeriale sulle DOP e IGP
Il nuovo testo colma alcune carenze e precisa più dettagliatamente (33 articoli contro i precedenti 12) le procedure per l'esame dell'istanza, prevedendo: l'introduzione di tempi certi e scadenzati per la presentazione e la modifica delle domande (più brevi per le modifiche minori); una maggiore partecipazione delle Regioni all'istruttoria; l'introduzione della disciplina del riconoscimento per le Specialità Tradizionali Garantite; la procedura semplificata per le Stg già registrate, che intendono ottenere la protezione del nome.
Su quest'ultimo punto, si ricorda che il Reg. 1151 ha previsto la possibilità di registrazione esclusivamente con riserva di nome: pertanto, le uniche due Stg italiane che non hanno la riserva del nome, la pizza e la mozzarella, potranno vivere fino al 4/1/2023, a meno che non si attivi entro il 31/1/2014 la procedura semplificata prevista per la registrazione del nome (art. 30).
Come è noto, l'Italia vanta la leadership a livello europeo per il più alto numero di prodotti ad Indicazione Geografica riconosciuti dall'UE, ben 256, di cui 155 DOP, 99 IGP e 2 STG, patrimonio che è sempre più minacciato dalla contraffazione e dall'agropirateria internazionale, come dimostrano le numerose campagne di denuncia di Coldiretti sui vari media nazionali.
In tal senso, un aspetto innovativo importante riguarda la protezione ex-officio, ossia la salvaguardia con provvedimenti d'ufficio: il Dm designa l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) quale autorità nazionale incaricata di adottare le misure per prevenire o far cessare l'uso illegale di denominazioni Dop-Igp prodotte e commercializzate in Italia.
A tale proposito il Ministero, in collaborazione tecnica con l'Ismea, ha attivato un portale specifico (www.dop-igp.eu) in cui raccoglierà le informazioni e fornirà strumenti pratici agli operatori del settore per contrastare le contraffazioni delle denominazioni di origine e consentire di segnalare le infrazioni a tutti gli operatori d'Europa.