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"Abbiamo iniziato l'autunno con una generalizzata crisi dei consumi che non riguarda solo frutta e verdura e che rispecchia la difficoltà a spendere del consumatore. I dati, rispetto allo stesso periodo del 2012, sono negativi sia in termini di volume (-4%) che di fatturato (-3%) con una inflazione pressoché inesistente - prosegue Gamberini - Le contrazioni sono più evidenti al Sud e nelle Isole che al Centro-Nord".
Secondo il responsabile Conad, anche il clima mite che ha investito tutto il territorio nazionale ha rallentato l'acquisto dei prodotti autunno-invernali: "L'andamento è deficitario sia per gli agrumi che per le castagne, colpite da un meno 8%. Per quanto riguarda le verdure, verifichiamo anche una sovrapposizione tra il prodotto del nord e quello meridionale, come nel caso delle zucchine e dei pomodori".
"A causa della forte crisi, inoltre, gli italiani hanno decisamente modificato le proprie abitudini di spesa, optando per l'acquisto del minimo essenziale, con minori quantitativi di prodotto, penalizzando la frutta rispetto alle verdure".
"Anche le promozioni forti e incisive in termini di convenienza non hanno dimostrato la solita efficacia. Per Conad - che aveva registrato un consolidamento delle vendite di prodotti ortofrutticoli fino a settembre - si tratta di un dato sfavorevole su cui vale la pena ragionare", conclude Claudio Gamberini.