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Il parere di Saro Fichera

Uva siciliana: ai problemi strutturali si aggiungono le anomalie climatiche

In relazione alla difficile situazione dell'uva da tavola riscontrata dagli operatori in Puglia (vedi articolo su FreshPlaza del 29/10/2013), FreshPlaza ha contattato Saro Fichera della società agricola Fichera & Torrisi di Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, per analizzare quanto sta accadendo in Sicilia, altra importante regione a vocazione viticola.

L'azienda si occupa della coltivazione e vendita di una vasta gamma di varietà di uva da tavola, tradizionali e senza semi, sia precoci che tardive, così da estendere il periodo di raccolta da giugno a dicembre e assicurare ai clienti forniture continue e prolungate nel tempo.

"Condivido al 100% l'analisi del comparto espressa dai viticoltori pugliesi. Si tratta di problemi seri che in Sicilia quest'anno sono aggravati da una qualità mediocre, lontana da quella cui siamo abituati. Le particolari condizioni climatiche di quest'ultimo periodo, caratterizzato da un anormale innalzamento delle temperature, hanno infatti inciso sulle caratteristiche organolettiche dell'uva che non sempre soddisfa le aspettative dei clienti".

"Inoltre, a discapito della qualità - commenta Fichera - va anche segnalato un eccesso di produzione: i vigneti troppo carichi soffrono, quest'anno, creando problemi per mancanza di omogeneità del prodotto, così da deludere una clientela sempre più attenta ed esigente".

Essendo mancate le piogge, con umidità relativa piuttosto bassa, si sono ridotti i trattamenti anticrittogamici e, almeno da questo punto di vista, il prodotto è soddisfacente e sicuro.

"Per l'uva siciliana, completano il quadro sfavorevole una maggiore offerta, purtroppo estremamente frammentata, e un persistente calo dei consumi", conclude Saro Fichera.