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Il resoconto della Giornata della Noce 2013

Azienda agricola San Martino: le nuove strategie di coltivazione del noce da frutto

Venerdì 11 ottobre 2013, presso l'Azienda Agricola San Martino di Forlì, si è svolta la Giornata della Noce, un appuntamento oramai consolidato che, organizzato da Azienda San Martino e New Factor, si tiene tutti gli anni al fine di creare un'importante occasione di dialogo fra i protagonisti del settore.



Agricoltori, esperti, buyers della Grande distribuzione organizzata, giornalisti e rappresentanti delle Istituzioni si sono così incontrati presso l'azienda agricola per confrontarsi sullo stato della filiera e sui molteplici vantaggi offerti dalle proprietà salutistiche della noce.

"Siamo partiti dal presupposto che la difesa fitosanitaria sia sicuramente uno degli aspetti più importanti nella coltivazione - ha spiegato Alessandro Annibali, presidente dell'Azienda agricola San Martino e di New Factor - Ottenere un'efficace protezione delle piante e dei frutti, minimizzando l'impatto ambientale, richiede infatti un continuo affinamento della tecnica in campo. E vista la criticità sul panorama nazionale in quest'ambito, negli ultimi anni abbiamo deciso di investire in ricerca e innovazione al fine di trovare valide alternative."

"In collaborazione con il prof. Emilio Stefani dell'Università di Modena e Reggio Emilia abbiamo avviato un percorso che ha portato alla realizzazione di prove sperimentali sulla difesa nei confronti della maculatura batterica individuando nuove soluzioni per il controllo di tale patologia."

"E' noto - ha commentato nel suo intervento Luca Fagioli, tecnico agronomo del Consorzio Agrario di Ravenna - che la maculatura batterica rappresenta una delle avversità più temibili per la coltura del noce da frutto. I danni arrecati da questo batterio fitopatogeno, Xanthomonas arboricola pv juglandis, possono essere molto gravi poiché, colpendo i frutti nel corso delle prime fasi del loro sviluppo, ne provoca la cascola, compromettendo seriamente la produzione. Nell'approccio convenzionale la difesa è basata essenzialmente sull'impiego di due principi attivi, i sali di rame e il Mancozeb. I primi, che costituiscono l'unico mezzo di difesa per le produzioni biologiche, presentano un'attività parziale dal momento che in campo tendono a selezionarsi, dopo diversi anni di impiego, ceppi del batterio resistenti al rame."

"Il Mancozeb, fungicida organico di sintesi, è invece molto efficace, ma per il suo impatto ambientale presenta sempre maggiori limitazioni di impiego. Proprio alla luce di queste criticità, presso l'Azienda San Martino è stata messa in campo un'intensa attività di ricerca. I risultati sono promettenti perché i prodotti testati sono una valida alternativa al Mancozeb: hanno, infatti, un minor impatto ambientale mantenendo allo stesso tempo un'efficacia accettabile. E rappresentano quindi una possibile soluzione anche nelle coltivazioni biologiche."

Moreno Toselli, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Bologna, ha parlato anche dell'aspetto benefico e salutistico della noce: "La noce è un alimento ricco di lipidi (con circa il 60-70% di acidi grassi), proteine e fibra, contiene elementi minerali e una serie di vitamine anche se in quantità modeste: 100 grammi di noci apportano circa 650-700 kcal, nonostante questo, la noce contrasta l'aumento di peso corporeo, per il buon rapporto tra acidi grassi omega 6/omega 3 (acido linolenico)."

"La buona concentrazione di acido linolenico (> 10%) permette alla noce di essere un alimento funzionale come pochi. Il consumo costante di circa 30 grammi - circa 5-6 frutti - di noci al giorno, infatti, permette di ridurre la concentrazione di colesterolo totale e l'LDL nel sangue, riduce i problemi alle coronarie e all’aorta ed i rischi d'infarto, limita l'incidenza dell’osteoporosi. Inoltre, l'elevata presenza di composti antiossidanti, soprattutto derivati dell'acido ellagico e benzoico (fino a 23 mmol/100 g di frutti) permette una maggiore protezione dell’organismo umano verso malattie croniche degenerative e alcune forme tumorali."



La giornata è stata anche l'occasione per parlare del Progetto Filiera Noce di Romagna che oggi conta circa 150 ettari messi a coltura dall'Azienda San Martino e da altre aziende agricole dislocate tra Rimini, Ferrara e Bologna. Si distingue per la materia prima di altissima qualità (varietà Chandler, la migliore noce in guscio sul mercato) e per le tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale.

La New Factor Spa - che nei capannoni di Coriano (RN) trasforma già 6.000 ton di frutta secca all'anno, un business di circa 6 milioni di confezioni commercializzate col marchio 'Mister Nut' nel 2012 e un fatturato complessivo che si aggira intorno ai 30 milioni di euro – si è impegnata ad acquistare in esclusiva tutto il raccolto delle realtà aderenti.

"Obiettivo del progetto - ha dichiarato a FreshPlaza il dottor Moreno Toselli - è quello di aumentare sensibilmente la superficie coltivata a noce, attraverso l'acquisizione di nuove aziende aderenti al progetto, al fine di guadagnare importanti quote di mercato, ancora quasi esclusivamente occupato da noci d'importazione - provenienti da California, Cile, Australia - spesso di qualità inferiore alle italiane."

"La migliore tecnica di coltivazione, la lavorazione immediata del prodotto raccolto, unitamente ai ridotti tempi di trasporto dal luogo di produzione a quello di vendita, consentono, infatti, alle noci di Romagna un vantaggio considerevole rispetto a quelle importate."

"E' un progetto innovativo con interessanti potenzialità di sviluppo in regione - ha detto il presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, Guglielmo Garagnani - Dobbiamo puntare sull'aggregazione all'interno della filiera, sulla creazione di un marchio per la commercializzazione e sulla corretta e giusta remunerazione per l'agricoltore: il consumo di noci in Italia – anche per le virtù salutistiche - è in continuo aumento a fronte della produzione nazionale che è bassa e di qualità non elevata. Infatti importiamo l'80% del prodotto consumato dall'estero."


Visita al campo. In primo piano, da sinistra, si riconoscono: Claudio Canali, presidente Confagricoltura Forlì-Cesena, Alessandro Annibali, presidente di New Factor e Guglielmo Garagnani, presidente Confagricoltura Emilia-Romagna.

A conclusione dei lavori, si è tenuta la visita al campo - dove si stava svolgendo la raccolta della varietà Chandler - e agli impianti di smallatura, di essiccazione e calibratura del prodotto che, adiacenti ai campi, permettono un'essiccazione immediata del gheriglio che così può mantenere intatte le caratteristiche degli acidi grassi e, in particolare, dell'acido linolenico (omega 3), responsabile di numerosi aspetti salutistici del frutto. Dalla visita è scaturita una realtà imprenditoriale dinamica ed efficace in grado di valorizzare, attraverso la riscoperta di una coltura troppo a lungo dimenticata, le potenzialità del territorio e le capacità tecniche degli operatori.

Contatti
New Factor
Jasmina Annibali, direttore Marketing
Tel.: (+39) 0541 759555
Fax: (+39) 0541 756363
Email: [email protected]
Web: www.newfactor.it