Sondrio: un insidioso e nascosto nemico sta operando contro i meleti
In guerra c'è tutta la melicoltura del nord Italia ma negli ultimi tempi è diventato particolarmente preoccupante anche per i frutticoltori valtellinesi, tanto da essere posto all'ordine del giorno dell'ultimo Tavolo tecnico frutticolo e di apposita riunione indetta dall'Assessore con rappresentanti di tutti i produttori e della Fondazione Fojanini di Studi Superiori. Anche nelle altre zone è guerra con l'aggravante che non si sa dov'è il nemico, dove si annida e in che modo opera. Per combatterlo occorre farlo a viso aperto, cercando di scoprire le sue armi per ora nascoste.
Che si fa? Prima cosa, hanno deciso, occorre predisporre un progetto di studio approfondito del problema su scala locale e di assicurare il coordinamento con i vari Centri di Ricerca e Sperimentazione che, soprattutto in Piemonte ed in Trentino Alto Adige, stanno cercando di approfondire la conoscenza del fenomeno e approntare le opportune contromisure;
La Fondazione Fojanini, il soggetto ovviamente più indicato, ha proposto l'elaborazione e la realizzazione di un progetto sulla "morìa del melo" che preveda una prima fase conoscitiva del problema e una seconda fase comprendente prove di campo per testare eventuali varietà, portainnesti, prodotti fitosanitari potenzialmente utili per contrastarne la manifestazione. Necessari 195.000 €uro (il costo principale è dato dall'impiego di un tecnico a tempo pieno per almeno 2 anni) dei quali 100.000 ce li mette la Provincia in considerazione della situazione e anche nelle richieste giunte in tal senso da tutte le componenti del settore frutticolo valtellinese.