
La conferma a quanto affermato ieri a FreshPlaza da Ugo Palara, di Agrintresa (che dopo un monitoraggio su 50 aziende della Romagna aveva parlato di un posticipo di 5-7 giorni - leggi qui), arriva da Giampaolo Dal Pane (foto a destra), amministratore di Summerfruit, secondo il quale il ritardo potrà arrivare persino a 10-12 giorni: "La maturazione dei kiwi, un po' in tutta Italia, risente dell'andamento climatico, per cui ci attendiamo di iniziare i distacchi l'ultima settimana di ottobre e proseguire la prima di novembre. Sempre non si verifichino eventi meteorologici straordinari, come gelate o alluvioni, che potrebbero complicare l'attuale quadro."
Per Dal Pane il ritardo non comprometterà la campagna commerciale ("anzi, potrebbe garantire una maggiore qualità, l'importante è non avere fretta, guai anticipare il raccolto a quando i frutti sono ancora immaturi"), ma inizialmente avvantaggerà l'offerta greca e delle cultivar precoci in generale.

"Inoltre, c'è sempre l'incognita climatica. La nostra politica aziendale è quella di indicare non la data di inizio del raccolto, ma la fine; più il kiwi resta sulla pianta e meglio è. In linea di massima, le operazioni dovrebbero terminare il 10-15 novembre."
In questa stagione, Ceradini dovrebbe commercializzare un 20% circa in più di prodotto: 11.000 tonnellate a fronte delle 9.500 della stagione scorsa.

Frutta C2 prevede di immettere sul mercato circa 15.000 tonnellate di kiwi, dato in linea con quello dello scorso anno.

Daniela Lepidio (sopra), responsabile vendite della Agrilepidio Srl di Cisterna di Latina (LT), testimonia che "i campi in questi giorni sono impraticabili; se non arriverà il freddo a "smuovere" il grado Brix (tenore zuccherino dei frutti) è possibile si verifichino ritardi anche di una settimana rispetto allo scorso anno, tanto più che le previsioni sono pessime, ma è comunque prematuro pronunciarsi."
Il kiwi piemontese a meno dieci dalla raccolta
Anche il Piemonte si avvia alla raccolta, seppure non in modo corale ed omogeneo, soprattutto per via dei differenti livelli di inversione climatica del dopo-estate, ma con delta di pochi giorni tra le date di start-up individuate dalle aziende leader del settore.
"Per le nostre aziende, la raccolta inizierà intorno al 21 del mese, con uno sviluppo fisiologico completo e un pieno raggiungimento del livello zuccherino necessario, sensibilmente stimolato dalle escursioni termiche. Anche sulla qualità dei frutti, la lettura previsionale del pre-raccolta preannuncia standard più che soddisfacenti, tanto per la pezzatura, quanto per l'equilibrio organolettico e la buona conservabilità del prodotto." (Fonte per il Piemonte: Renata Cantamessa - FreshPlaza)