Pronta la 12ma edizione di Fattorie Didattiche Aperte in Veneto
Sono 243 le fattorie didattiche riconosciute dalla Regione Veneto nell’ultimo elenco 2013, un numero in crescita di dieci aziende (+4%), dopo che negli ultimi quattro anni erano cresciute di sole cinque unità. Sono distribuite principalmente nella provincia di Vicenza (65 fattorie, 27% del totale regionale), che registra una crescita del 6,5%, seguita da Padova (41 fattorie, 17%), la provincia dove sono aumentate in maniera più consistente (+17% rispetto al 2011), Venezia (39 fattorie, 16%) l’unica provincia che fa segnare un calo delle fattorie attive (-9%) e Treviso (37 fattorie, 15%).
Le fattorie didattiche sono in media di dimensioni maggiori rispetto alle aziende agricole nel complesso. Sono condotte da imprenditori di età più bassa e con titolo di studio più elevato. Oltre il 50% di esse integra l’attività didattica con quella di agriturismo o con la vendita diretta, per cogliere appieno le sinergie derivanti dalla creazione di un numero rilevante di relazioni con possibili clienti.
Il 75% delle fattorie giudica in maniera positiva la propria esperienza (il 23% addirittura molto positiva), ma ci sono anche degli aspetti critici: il settore infatti ha raggiunto un livello di saturazione, confermato dall’esiguo numero di nuove fattorie didattiche degli ultimi anni rispetto al periodo 2003-2008, e presenta un elevata concentrazione, dove il 20% delle aziende realizza oltre l’80% delle presenze.
La stabilità (dichiarata dal 41% delle aziende) se non addirittura la diminuzione delle visite scolastiche (35% dei casi raccolti) si somma alle difficoltà legate agli aspetti fiscali, agli investimenti richiesti, alle difficoltà organizzative e gestionali, alle spese promozionali e del personale e agli oneri per il rispetto dei requisiti e gli adempimenti amministrativi.
Le prospettive
Diventa fondamentale fare rete tra le fattorie didattiche e tra queste e i principali stakeholder (scuole e insegnanti, operatori e formatori professionali, agenzie di promozione) e soprattutto dare un’offerta altamente professionale e di qualità. I casi di successo, infatti, si caratterizzano per un mix di capacità imprenditoriali, caratteristiche dell’ambiente interno ed esterno (ad esempio vicinanza a grossi centri urbani, presenza nelle vicinanze o all’interno dell’azienda di certe caratteristiche e attrattive naturali) e dell’offerta didattica, che deve essere ampia e originale, progettata e curata nel dettaglio, presentata e promossa in maniera spinta presso le scuole e infine realizzata con grande cura all’organizzazione della visita, all’accoglienza, al clima, alla sicurezza dei luoghi.
Infine, per un maggior successo dell’attività didattica, diventa sempre più necessario diversificare i servizi offerti, quali le attività di agri-nido, i centri estivi, iniziative culturali e visite didattiche extra-scolastiche rivolte ad un target più ampio di clientela. L’analisi ha riguardato i dati raccolti con il Censimento dell’Agricoltura 2010 dall’Istat, quindi sono stati sistematizzati ed elaborati i dati disponibili nella Guida alle Fattorie Didattiche presente nel sito regionale (aggiornata al 2010), e infine è stata effettuato una rilevazione diretta presso le fattorie didattiche, raccogliendo oltre 130 questionari (su 233 aziende attiva nel 2012), un campione del 58% dell’universo di riferimento e quindi altamente rappresentativo della realtà regionale e realizzando una decina di interviste dirette ai “best-case”, i casi di maggior successo a livello regionale.
Dalla prossima settimana, sul sito internet www.venetoagricoltura.org sarà disponibile il Report completo.