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Peru': nuovo fungo entomopatogeno per sradicare la mosca della frutta

Una nuova tecnica di controllo biologico per debellare la mosca della frutta è stata sviluppata dall'Istituto Nazionale di Innovazione Agraria (INIA) del Perù e sarà valutata in pieno campo a metà dicembre.

Ricardo Velasquez Ochoa, tecnico di laboratorio della stazione sperimentale agricola Donoso di Huaral (Lima) ha detto che si tratta di un ceppo di un fungo entomopatogeno.

L'esperto ha detto che l'obiettivo della ricerca è combattere e sradicare uno dei più importanti insetti da quarantena di frutta ed ortaggi. Da anni il laboratorio di entomologia sta sviluppando una ricerca per combattere la mosca della frutta, che nell'area di Huaral attacca principalmente le coltivazioni di agrumi e mango.

"Stiamo raccogliendo diversi funghi che si sviluppano in pieno campo per utilizzarli come mezzo biologico di controllo contro il parassita, in alternativa all'impiego di insetticidi; infatti un altro obiettivo della ricerca è quello di ridurre l'impiego dei prodotti chimici studiati per controllare la mosca della frutta (Ceratitis capitata)."

Durante lo studio, è stato isolato il ceppo di un fungo capace di controllare la mosca. Successivamente, per determinare i fattori principali per il suo impiego in campo, il patogeno è stato mescolato con una proteina idrolizzata, oppure con melassa o solo con Beauveria. Successivamente, il fungo è stato fatto moltiplicare su un substrato di riso per poi essere impiegato in una serra per verificarne l'azione.

Nel caso del fungo mescolato con melassa, il prodotto infetto è stato utilizzato come esca per attirare le mosche della frutta, le quali, dopo 5 giorni di ingestione della mistura, sono state contaminate dal fungo e sono morte.

Lo studio è ancora a livello di ricerca di laboratorio e si stanno ora analizzando varie misture di melassa e fungo a diverse dosi e si sta valutando se questo fungo sia in grado di infettare anche le larve di mosca della frutta.

Lo stadio successivo sarà vedere se la tecnica possa funzionare anche in ambienti aperti e non soltanto sotto serra. A questo proposito, la nuova tecnologia dovrà aiutare a mantenere il fungo vivo il più a lungo possibile. I ricercatori stanno infatti conducendo un esperimento per vedere quanto resistono le caratteristiche del fungo in condizioni di pieno campo dal momento che i raggi solari bloccano lo sviluppo del fungo.

I risultati saranno pronti entro la metà del 2014.<

Fonte: Agraria.pe

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: