Per questi motivi Agrinsieme propone:
- una task force scientifica per una mappatura e delimitazione dei territori inquinati;
- la predisposizione di un piano di risanamento dell'area delimitata, con il coinvolgimento delle imprese agricole presenti nel territorio;
- controlli di tutte le produzioni agricole dell'area;
- programmazione di una forte azione sociale nell'area interessata.
"Le ex discariche sono ovunque, come decine di aree industriali dove non si effettua nessun tipo di controllo sul ciclo dei rifiuti e dove si continuano a consumare atti delinquenziali contro l'ambiente e contro la salute delle persone. Questi veri e propri crimini nulla hanno a che vedere con le nostre campagne e con la nostra agricoltura."
"L'agricoltura rappresenta la soluzione a tutte queste nefandezze che offendono non solo la nostra regione ma l'intero Paese, perché naturale presidio della cura e tutela della terra", scrive Agrinsieme, concludendo: "Proponiamo che i terreni sequestrati, ove le condizioni lo consentano, vengano assegnati dallo Stato agli agricoltori con le stesse modalità dei terreni confiscati alle mafie. Saranno gli agricoltori, di concerto con le Università e i Centri di Ricerca a disinquinarli e i costi di tutto questo dovranno gravare su chi ha inquinato."
Firmato,
Il Coordinatore Agrinsieme Campania
Salvatore Ciardiello