Viterbo: nocciole, oltre 55.000 tonnellate di raccolto e prezzo sui 200-220 euro al quintale
Il conferimento delle nocciole ai centri di stoccaggio non è stato ancora completato, in quanto l'andamento climatico ha ritardato la maturazione, ma il più è fatto. "C'è poco marcio e il 'cimiciato' (prodotto guastato da un parassita delle nocciole, ndr) è quasi del tutto assente – aggiunge Giacobbi - di conseguenza la resa è un po' inferiore. In media si attesta al 40-41% rispetto al 43-45% di altre stagioni. Ma complessivamente la campagna 2013 resta una delle migliori del recente passato".
La resa si determina sgusciando un kg di nocciole. Se, tolto tutto il marcio, il prodotto pulito pesasse ad esempio 420 grammi, la resa sarebbe del 42%. Ogni 10 grammi danno infatti un punto-resa. Infine, moltiplicando i punti resa per l'importo fissato dai grossisti, si ottiene il prezzo al quintale. "Attualmente – sottolinea Giacobbi - il prezzo al produttore è di 5,10 euro a punto resa per le nocciole di prima fascia, di 5 euro per la seconda. Il minimo garantito è invece di 4,80 euro. Il prezzo al quintale va quindi dai 200 ai 220 euro. Complessivamente remunerativo per i produttori".
Al buon andamento della stagione contribuisce anche la mancata invasione del mercato dalle nocciole provenienti dalla Turchia, leader mondiale in questa produzione con circa 30 milioni di quintali. Quest'anno, infatti, il raccolto d'oltre Bosforo è risultato mediocre e le scorte di magazzino sono pressoché inesistenti.
In provincia di Viterbo, stando agli ultimi dati, la nocciolicoltura occupa una superficie di circa 15.000 ettari. Le aziende sono oltre 2.500, quasi tutte a conduzione familiare.