
I prodotti di punta sono il kiwi (da novembre a maggio-giugno; circa 200 tonnellate totali provenienti da 6-7 ettari), l'anguria e la mini-anguria (da giugno ad agosto; su circa 4-5 ettari con un ciclo serra-tunnellino-pieno campo). Seguono fragole, ortaggi in serra (circa 3 ettari) e in pieno campo.

Non tutto l'areale è coltivato contemporaneamente perché, oltre alle rotazioni, si effettua anche il sovescio. "Attualmente in serra ci sono pomodoro di secondo raccolto (ciliegino, grappolo e allungato tipo San Marzano), cetriolo, fragole (che ovviamente non sono in produzione), melanzane piantate in primavera che sono a fine raccolto." A dichiararlo a FreshPlaza è il titolare dell'azienda, Salvatore Ferrandes.

Il cliente più importante per l'azienda è la catena NaturaSì operante sul territorio nazionale; gli ortofrutticoli biologici vengono lavati, calibrati, condizionati, confezionati ed etichettati in azienda. L'impresa lavora sempre su programmazione, a seconda delle possibilità di vendita. Generalmente i prodotti vengono imballati in confezioni dai 6 ai 10 kg e in casse a peso già determinato, ad esempio la cassa per le carote da 8 o 10 kg, quella per il pomodoro da 6 kg.

Oltre ad un quantitativo limitato di kiwi Green Light raccolto ai primi di settembre, la campagna vera e propria dell'actinidia inizierà dai primi di novembre in poi, periodo in cui il frutto raggiunge il grado zuccherino di riferimento (6,5-7 gradi Brix). Non temendo gelate precoci, si preferisce attendere il momento giusto per raccogliere. "Siamo attrezzati con celle frigorifere e calibratrici - spiega Salvatore - quindi calibriamo il frutto, lo immagazziniamo e lo vendiamo fino a maggio-giugno, man mano che c'è richiesta."

Bilancio campagna 2012/13
Relativamente al kiwi, il produttore dichiara: "Operando a regime biologico, non si sono registrati problemi di batteriosi; la produzione è rimasta costante per un totale di 200 ton (in media 30 ton a ettaro). Avendo dalla mia il valore aggiunto di condizionare il prodotto in cella frigo, il prezzo medio raggiunto è stato di 0,90-1,00 euro." Trattandosi di prodotto biologico e lavorando quasi esclusivamente con un unico cliente, il produttore non ha subìto grande concorrenza sul mercato nazionale.
Per quanto riguarda la campagna dell'anguria e della mini-anguria, anche questa è andata benino. "L'anguria quest'anno è stato un prodotto molto inflazionato sul mercato convenzionale; nel comparto bio, una volta trovato il canale di vendita, l'andamento risulta piuttosto costante - sottolinea Salvatore - Si possono registrare più problematiche legate alla stagionalità o al clima, ma in genere la vendita, la resa e il prezzo rimangono più o meno stabili."

A livello di consumi, il produttore ortofrutticolo segnala una leggera flessione in alcuni periodi, dovuta alla situazione economica che stiamo attraversando.
Guardando al futuro, Salvatore sottolinea la necessità di stare al passo con i tempi, aggiornarsi, specializzarsi e quindi investire nell'attività, cercare sempre di progredire: "Le aziende hanno bisogno di rinnovarsi; chi si ferma è perduto!" conclude il produttore.
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Contatti:
Salvatore Ferrandes
Az.Ag.Biologica Ferrandes Salvatore
Email: [email protected]